Il recente documento dell'Anci sulla rimodulazione dei servizi di nido per l'infanzia ripropone la discussione intorno alla centralità di questo servizio e alla sua sostenibilità. Riteniamo il servizio nido un bene comune, fondamentale nel percorso educativo e di crescita del bambino.

Un servizio che sappiamo essere messo a dura prova dai pesanti tagli alle risorse definite dal governo centrale. Ma che ciò nonostante - senza sottrarci all'analisi costi/risorse e alla modulazione peraltro già presente nella legge regionale tra pubblico e privato - riteniamo un bene pubblico da tutelare e difendere con coraggio, anche per la storia di grande innovazione prodotta proprio in questo campo in Umbria.

Riteniamo pertanto necessario definire priorità di allocazione di risorse anche per implementare l'offerta, rafforzandone gli spazi pubblici e mantenendo la centralità del coordinamento gestionale pubblico.

Crediamo che quello dei nidi sia un servizio da difendere, rifuggendo da semplici soluzioni di esternalizzazione del servizio che, di fatto, raggiungono un risparmio economico operando solo sulla diminuzione del costo del lavoro e dei diritti.

Noi della Fp-Cgil riteniamo invece possibile sperimentare innovazioni anche organizzative che possano meglio rispondere ai bisogni dell'utenza, ma certo non possiamo accettare che, attraverso un documento di rimodulazione dei servizi, si vada ad incidere su materie definite dal Ccnl o addirittura si pensi di rivisitare diritti normati da leggi nazionali.

Riteniamo infine fondamentale, a salvaguardia del bene comune, definire una coerente dotazione organica e - così come in alcuni comuni già sperimentato - rafforzare il lavoro stabile e superare il precariato ancora esistente.

Fp-Cgil Umbria
Vanda Scarpelli
 

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