PERUGIA - L'agriturismo in Umbria, dopo un 2010 deludente, ha chiuso il 2011 con un aumento dell'offerta del 13%, portando l'Umbria ad essere, in questa classifica, la quinta regione d'Italia dopo Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto. E' quanto emerge dal report annuale di Agriturist Umbria, l'associazione agrituristica di Confagricoltura.

Il rapporto da in crescita la domanda (+4%), trainata soprattutto sopratutto dagli stranieri (+5%), il giro d'affari medio per azienda (+4,6%) e l'utilizzo degli alloggi (+4,2%), mentre invariata resta la durata del soggiorno (4,4 giorni).

Le aziende che propongono ristorazione e degustazioni di prodotti - riferisce un comunicato di Confagricoltura - aumentano rispettivamente del 6,2% e del 12,8%. Anche le attivita' culturali e ricreative registrano incrementi superiori alla media (+7,9%) evidenziando come sia in crescita la qualità dell'accoglienza anche attraverso la diversificazione dei servizi connessi al pernottamento.
Piace il cicloturismo e ricercatissimi sono i corsi su vari temi legati alla ruralità. Il grosso della ricettività (circa il 60%) è offerta in camere con servizio di prima colazione, mezza pensione o pensione completa.

Agriturist Umbria stima per il 2012 un rallentamento della crescita del numero di agriturismi e della domanda per la quale si prevede addirittura una flessione nell'ordine del 4%, soprattutto a causa delle difficoltà economiche del sistema interno. Tale riduzione potrebbe agevolare gli agriturismi con elevato livello di ospitalità a discapito di quelli meno professionali.

Anche le provenienze dagli altri paesi europei, dopo il buon andamento del 2011, quest'anno potrebbero evidenziare sofferenze. Ne segue una possibile riduzione dei fatturati aziendali nell'ordine del 9%. Il reddito, a meno di ripensamenti governativi, subirà uno stress non inferiore al 25% a causa del concomitante effetto dell'Imu e dei connessi oneri professionali per le pratiche di accatastamento dei fabbricati destinati all'accoglienza. Ossigeno dovrebbe arrivare invece dal ponte pasquale per il quale si attende un +4% di presenze rispetto al 2011.

Il presidente di Agriturist Umbria, Marco Silenzi, chiede di “promuovere efficacemente le produzioni tipiche dell'agricoltura, riorganizzare la promozione turistica, anche tramite internet, coinvolgendo ogni risorsa del territorio regionale, monitorare e coordinare il sistema dei trasporti e dei servizi affinché il turista possa visitare le nostre realtà in condizioni di ragionevole buona accoglienza”.
 

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