"Oggi nella conferenza stampa davanti alla sede CEPU il NIdiL – CGIL di Perugia e la CGIL continuano a denunciare le incongruenze che sono emerse nella vertenza dei trenta lavoratori che a fine mese vedranno cessato il proprio contratto di Collaborazione a Progetto dopo diversi anni.
Ragazzi che anche dopo uno, quattro, cinque, tre, anni di contratti a progetto continuativi rinnovati ogni tre mesi, si vedono messi alla porta senza nessun motivo oggettivo.
Situazione ancor più allarmante se si pensa ai compensi che queste ragazze portavano a casa: buste paga da 68 , 50 , 133 fino ad arrivare a 600, 700 euro al mese.
Dei veri e propri fantasmi che quotidianamente fissano appuntamenti per l’Azienda, che anche dal loro lavoro aumenta i profitti, ma non da loro in cambio nulla se non una cifra veramente irrisoria allor quando il cliente paga almeno la metà del corso.
Stiamo ancora aspettando che l’azienda risponda alla nostra richiesta d’incontro; pensiamo che sia inaccettabile che un’azienda delle dimensioni di CEPU che copre con le proprie offerte e servizi tutto il territorio nazionale sfruttati in questo modo i lavoratori.
Rivendichiamo per tutti questi lavoratori la volontà di autodeterminarsi per e con quest’azienda, all’interno di un quadro di relazioni sindacali sane e corrette.
Di contro continueremo la nostra battaglia per informare l’opinione pubblica sull’andamento della vertenza in atto, dando finalmente un volto e una dignità a questi lavoratori".  

Alla conferenza stampa tenuta da Graziano Sanpaolo e Alessandro Piergentili della Cgil erano presenti tante e tanti lavoratori interessati dai provvedimenti. Presenti anche l'Assessore comunale di Città di Castello Mauro Alcherigi e l'Assessore Provinciale di Perugia Luciano Della Vecchia.

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