Mercato del lavoro, giornata clou tra mobilitazioni e trattative
PERUGIA - Mentre partono le prime mobilitazioni in tutta Italia (Ancona è stata la prima con alcuni blocchi stradali) contro la cosiddetta riforma dell’Art. 18, si fanno sempre più fitte le consultazioni informali tra le parti sociali. Questa notte i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno passato tre ore al ministero del Lavoro in conclave con il ministro Elsa Fornero. E da stamattina sono a palazzo Chigi con Mario Monti. Ieri sera a fare pressioni era stato direttamente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ovviamente non poteva mancare. “Penso che sarebbe grave la mancanza di un accordo cui le parti sociali diano solidalmente il loro contributo”, ha detto scambiando alcune battute con i giornalisti dopo aver partecipato, presso la Sala della Lupa, a Montecitorio, alla commemorazione di Marco Biagi. “Io mi aspetto che anche le parti sociali mostrino di intendere che è il momento, come abbiamo detto facendo il bilancio dei 150 anni dell'unità nazionale, di far prevalere l'interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare. Lo richiedono le difficoltà del paese, lo richiedono i problemi che sono dinanzi al mondo del lavoro e delle giovani generazioni”, ha aggiunto il Capo dello Stato. Il nodo non è più se depotenziare l'Art. 18 o meno ma come: al centro del confronto i licenziamenti disciplinari. La posizione di Monti infatti è che lasciare al giudice la decisione se "reintegrare" o "indennizzare" significherebbe, per tradizione giurisprudenziale, far prevalere sempre la prima soluzione. Ecco perché‚ vorrebbe dei paletti ben precisi per regolare meglio questa fattispecie. E possibile però che alla fine, anche grazie all'appello di Napolitano, l'Esecutivo decida di cercare un'intesa su questo punto. In questo quadro nel governo tengono particolarmente d'occhio la Uil. "Se anche Angeletti si oppone, allora la rottura sarà definitiva", spiega una fonte di governo, perché‚ "Bonanni non resterà con il cerino in mano". Se al contrario la Uil dovesse accettare, magari grazie a qualche ammorbidimento sui licenziamenti disciplinari, sarebbe la Cgil di Susanna Camusso a ritrovarsi nell'angolo.
Per oggi la Fiom ha indetto due ore di sciopero. La Federazione della sinistra ha chiamato un sit in davanti palazzo Chigi per oggi pomeriggio a partire dalle 14.00.
Ancona, ore 10.00. La protesta degli operai Fiom dei cantieri di Ancona si è trasferita dalla Statale 16 al centro cittadino, con un concentramento di tute blu davanti alla sede della Banca d'Italia, in piazza Kennedy. Circa 300 lavoratori della Fincantieri, dei cantieri Crn (Gruppo Ferretti) e Isa sono scesi in strada e stanno distribuendo volantini ai passanti. “Molto alta”, secondo il segretario regionale della Fiom Giuseppe Ciarrocchi, l'adesione alle due ore di sciopero nazionale indette dal sindacato dei metalmeccanici Cgil.
Roma, ore 11.00 Le Rsu di SIstemi Informativi (contratto Commercio) e IBM Italia (metalmeccanici) indicono due ore di sciopero per oggi 20 marzo ed invitano a partecipare al presidio che si terrà a piazza Montecitorio.
Roma, ore 11 Al ministero del Welfare è in corso un tavolo tecnico sulla riforma del mercato del lavoro con il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini e il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy. C'è anche il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli. I temi del confronto riguardano i capitoli ammortizzatori sociali e tipologie contrattuali.
Pisa, ore 11 Cobas sotto le due torri della provincia di Pisa in via nenni per un nuovo presidio di protesta dopo le mobilitazioni di ieri contro l'attacco all'Art. 18.
Roma, ore 11.30 Martone viceministro del Lavoro ha raggiunto il tavolo tecnico sulla riforma del lavoro in corso nella sede del ministero di via Veneto
Campobasso, ore 11.30 L'articolo 18 "non va tagliato, ma esteso". È il pensiero dell'arcivescovo di Campobasso e presidente della conferenza episcopale per il lavoro, giustizia e pace, Giancarlo Bregantini. Il presule lo ha ribadito nel corso di un incontro dal tema "Dignità del lavoro, a Nazareth e in Molise", che si è svolto in occasione della festività di San Giuseppe lavoratore.
Roma, ore 12.15 I leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl , Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella, lasciano palazzo Chigi. L'incontro con il governo sembra al momento terminato e l'intesa appare ancora lontana.
Roma, ore 12.30 È in corso una riunione ristretta tra il premier Mario Monti, i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera e le imprese. Il vertice previsto per oggi pomeriggio è confermato anche se, si apprende, potrebbe slittare di almeno mezz'ora
Reggio Emilia, ore 12.45 I sindacati reggiani e le Rsu aziendali (in testa la Fiom Cgil) hanno mobilitato in massa gli operai delle maggiori aziende di Reggio Emilia. Dalle 10 sono scesi in strada per manifestare in varie zone della città. Uno sciopero di due ore ha interessato il Gruppo Brevini e la Lombardini - Meta System. Cortei sono partiti anche dal quartiere industriale di Mancasale con operai delle ditte in sciopero Rcf, Sacmann, Eurocastings, Bell Landi; dalle 11 si sono mobilitati a Bagnolo (a ridosso della città) i dipendenti delle aziende Ognibene, Emak, Alubel. A Rubiera i dipendenti delle aziende metalmeccaniche ceramiche ed edili hanno cominciato a manifestare dalle 10 sulla via Emilia. Sciopero anche alla Tecnogas di Gualtieri, nel distretto industriale di Luzzara e a Lentigione di Brescello dove ci sono gli stabilimenti di Terex (gruppo americano che ha acquisito la Fantuzzi-Reggiane) e Immergas. Un'ora di sciopero anche nella zona di Correggio e San Martino in Rio (qui scioperano Fiom e Uilm mentre Fim non aderisce). Due ore di sciopero infine all'Interpump dalle 10.30 alle 12,30 e in altre aziende della zona di San'Ilario d'Enza.
Roma, ore 13.15 Il tavolo tecnico sulla riforma del mercato del lavoro è "ancora molto indietro". A dichiararlo è il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni entrando nella sede del sindacato per incontrare Susanna Camusso. Fammoni ha partecipato questa mattina al tavolo in corso al ministero del lavoro.
Roma, 13.20 Terminato l'incontro informale a Palazzo Chigi tra il governo e le imprese sulla riforma del mercato del lavoro. Il tavolo ufficiale con tutte le parti è stato riconvocato alle 16.
Milano, 13.30 A Sesto San Giovanni, tra Viale Edison e Viale Marelli, hanno manifestato i lavoratori in sciopero di Alstom Ferroviaria, Alstom Power, Weir Gabbioneta, Ansaldo Sistemi Industriali, a cui si è aggiunta una delegazione della Siae di Cologno e della Siemens. Poco più un là, in Viale Sarca, hanno scioperato quelli della Marcegaglia.
Milano, 13.35 A Cornaredo, in corteo su Via Novara, hanno sfilato i lavoratori della Lobo (che sono “di casa), quelli della Frimont di Lainate, della Hydronic Lift di Pero, e delegazioni della Colgar di Cornaredo e della Kone di Pero (che ha scioperato ieri). A Lainate sono usciti dai cancelli delle aziende ai metalmeccanici della Bonetti Acciai e della Saes Getters.
Milano, 13.35 Sciopero alla Obl e alla Ceit di Segrate, alla Maflow Brs di Trezzano alla Isa di Arese, alla Cesare Bonetti di Garbagnate, alla Carle e Montanari di Rozzano, alla Cinemeccanica di Milano, alla Novelis di Pieve Emanuele, all’Italtel di Castelletto.
Roma, 13.45 Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso è rientrata nella sede del sindacato in corso d'Italia per incontrare i componenti della segreteria nazionale. Camusso, che non ha partecipato ad una conferenza stampa prevista per le 12 nella stessa sede del sindacato sulle elezioni delle Rsu, sta relazionando sull'esito dell'incontro di questa mattina anche in vista del vertice di oggi pomeriggio sempre a Palazzo Chigi
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