ROMA – “Consideriamo l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà. L'obbligo del reintegro di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l'esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose”. E' uno dei passaggi della petizione a difesa dell'articolo 18 preparata dalla Federazione della Sinistra (Prc-Pdci), che ha indetto per domani dalle 15 un presidio, cui parteciperà dalle 16 Olviero Diliberto, di fronte a Montecitorio per la consegna delle firme alle istituzioni. La petizione conferma la necessità di respingere "ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell'articolo 18 che va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione".

Tra i primi firmatari figurano, oltre a Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero, segretari di Pdci e Prc, Fausto Bertinotti, Luigi De Magistris, Don Andrea Gallo, Franca Rame, Marco Bersani, leader del movimento dell'acqua pubblica, Margherita Hack, Gianni Minà.

Significative anche le adesioni in campo sindacale: Nicola Nicolosi della segreteria nazionale della Cgil, Mimmo Pantaleo, segretario generale dell'Flc Cgil, Gianni Rinaldini della Fiom, Rossana Dettori, segretario generale del Pubblico impiego della Cgil e i tre operai della Fiat di Melfi Barozzino, La Morte e Pignatielli.
 

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