Città di Castello/ Retrò e Tipico Italiano: una coppia di successo
CITTA’ DI CASTELLO - “Retrò e Tipico Italiano si sono dimostrati, alla prova dei visitatori, un’accoppiata vincente, complice il centro storico che ha offerto un’ambientazione di pregio a oggetti d’arte ed eccellenze nazionali”: commenti positivi da parte dell’assessore tifernate al Commercio e Turismo Riccardo Carletti alla tre-giorni dedicata al made in Italy, che domenica si è intrecciata con Retrò, il mercatino mensile del vecchio e dell’usato.
Lungo Corso Vittorio Emanuele venticinque stands hanno offerto le migliori produzioni di carattere regionale, spaziando dal tonno di Favignana, alla pasticceria campana, dai salumi pugliesi e piemontesi, alle olive condite siciliane, fino alla lavorazione artistica di pietre dure, stampe e giochi su legno, o agli accessori e suppellettili di alta fattura.
L’idea di dedicare una vetrina a quanto di superiore può offrire il nostro Paese nasce dalla Federazione dei venditori ambulanti (Fiva), dalla Fiev, la sezione Fiere ed eventi di Confcommercio, e dall’Anfi: “L’Amministrazione ha sposato l’iniziativa, ritenendola particolarmente omogenea ad una programmazione fortemente orientata alla qualità, sia degli eventi che di quanto hanno per oggetto. Tipico italiano è un contenitore flessibile - precisa l’assessore - adatto ad essere accolto in centri storici illustri e a fondersi con iniziative che coltivano la stessa predilezione per l’eccellenza. Così spiego il grande afflusso e l’apprezzamento registrato da Retrò e Tipico e auspico che la riuscita contaminazione possa ispirarne altre”.
“Da parte nostra – prosegue Carletti -, anche a fronte dell’esito di questa seconda edizione, siamo intenzionati a valutare ipotesi che si collochino nello stesso alveo e che allarghino l’orizzonte della tipicità. Implementare l’offerta del centro storico, specie nel fine settimana, è un modo per sollecitare l’attenzione verso la proposta commerciale e le numerose attrattive di tipo artistico o ristorativo di cui è dotato, affinché l’attrattiva di Città di Castello risulti multidimensionale, capace cioè di rispondere alle aspettative di target diversi, evoluzione che anche i lavori degli Stati generali dell’economia sembrano suggerire. In questa ottica enogastronomia e artigianato sono due coordinate fondamentali perché parlano a pubblici trasversali con una lingua largamente comprensibile. Tipico italiano e Retrò hanno confermato una tendenza, contribuendo a fare del centro storico, per un’intera giornata, la meta preferenziale dei visitatori ma anche dei tifernati”.




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