Gualdo Tadino/ Soppressi i bus del sabato pomeriggio nonostante le alternative
Il trasporto pubblico locale è uno dei settori più falcidiati dalle manovre estive dell’ex governo Berlusconi e dalla volontà dell’attuale di privatizzarlo. Ad oggi non si sa come andrà a finire e c’è il rischio concreto che molti viaggiatori che si avvalgono dei servizi pubblici di trasporto possano rimanere a piedi o che si possa mettere pesantemente le mani nelle loro tasche con l’aumento indiscriminato delle tariffe. In questo contesto, gli enti locali, Regione, province e comuni, si trovano a fare i conti con tagli draconiani e fuori misura in un settore così strategico per l’economia e l’ambiente, fondamentale per la tenuta di quel che rimane del nostro sistema di protezione sociale e per la qualità della vita dei cittadini.
E’ per queste ragioni e per individuare esattamente le eventuali responsabilità sulla soppressione delle corse urbane del sabato pomeriggio che abbiamo atteso prima di intervenire e pretendere un ravvedimento da parte dell’Amministrazione comunale, nonostante le tante sollecitazioni che nei giorni scorsi ci avevano rivolto i cittadini che fruiscono del servizio. E’ ancora una volta spiacevole l’aver constatato che le note difficoltà di bilancio del nostro Comune non sono la causa prima della soppressione del servizio. Esso si deve in primo luogo alla scarsa sensibilità dei nostri amministratori nei confronti delle tematiche della mobilità e del trasporto pubblico e dei diritti dei cittadini. Si deve anche ad una pigrizia e ad un’incapacità amministrativa di fondo che preferisce operare tagli indiscriminati e meramente ragionieristici ai servizi senza valutare gli effetti sugli utenti e prima di considerare la possibilità di soluzioni alternative.
Se queste saranno le modalità con cui questa Giunta affronterà le dure sfide che si aprono anche nel settore del trasporto pubblico non c’è proprio di che ben sperare. E a dire che proprio nei giorni scorsi, il 24 febbraio, si era svolto un incontro partecipativo convocato dalla Provincia di Perugia proprio per affrontare lo spinoso tema della riorganizzazione del trasporto pubblico locale alla presenza di tutti i Comuni che hanno sottoscritto i contratti di servizio con Umbria mobilità, compreso il nostro. E’ proprio in quella sede che si era formulato un impegno condiviso da tutti sulla necessità di contrastare i processi di disgregazione e di autoreferenzialità territoriale, sottolineando che la programmazione dei nuovi servizi di trasporto o si fa assieme e si condivide fino in fondo oppure si rischia la paralisi e il ricorso al taglio indiscriminato dei servizi e all’aumento dei costi a carico dei cittadini. E’ per questo che durante quell’incontro vi era anche stato l’invito, altrettanto condiviso, ad operare eventuali razionalizzazioni nell’ambito e non prima del varo del nuovo Piano di Bacino dei trasporti, a promuovere l’integrazione tra i servizi, ad incentivare le sinergie tra operatori pubblici e privati e a sforzarsi di non operare tagli indiscriminati, proprio per continuare a garantire risposte appropriate e soddisfacenti ai cittadini.
Manco a dirlo, il Comune di Gualdo Tadino ha fatto l’esatto contrario, procedendo ad un taglio lineare e pretestuoso di un servizio prevalentemente utilizzato da anziani, sopprimendo tout court tutte le corse urbane del sabato pomeriggio ed appiedando i tanti utenti che se ne avvalgono per i loro spostamenti. Un operato estraneo ad ogni principio di programmazione, ancorché avulso da ogni considerazione di opportunità sociale: per diecimila euro di risparmio, si è tagliato un servizio che consente a chi non ha altra possibilità di spostarsi di raggiungere agevolmente nel giorno prefestivo il Centro storico ed altri centri di servizio, visto che nei quartieri e nelle frazioni non ve ne sono più. Si sta veramente abbrutendo questa nostra Città, anche sulle questioni della mobilità: si pregiudica la mobilità alternativa all’uso dell’automobile e la possibilità di utilizzare i servizi di trasporto vitali per gli anziani e si consente ai SUV di far bella e dilungata mostra di sé nella piazza centrale.
L’aver tagliato il servizio urbano dei bus per il sabato pomeriggio denota l’assenza di sensibilità civica e sociale da parte di questa Giunta ed è stata una scelta politica precisa, ancorché irresponsabile. Diecimila euro di risparmio e poi ci si permette di fare gli splendidi nella farsa della selezione pubblica per l’assunzione di un segretario a disposizione della propaganda del Sindaco. Non c’è che dire: speriamo che almeno quest’anno, nel corso della partecipazione sul bilancio di previsione, le organizzazioni sindacali si mettano nella condizione di richiedere un’esposizione dettagliata e veritiera sulle risorse disponibili per i servizi essenziali ai cittadini, anziché firmare di getto quella più rassicurante del Primo cittadino.
Ma bando alle polemiche. Servono delle soluzioni e ce ne sono almeno tre. La prima è quella di ripristinare ad ogni modo il servizio trovando i soldi tra le pieghe del bilancio, in maniera più avveduta e tagliando gli sprechi proprio a partire dall’inutile ripristino del gabinetto del Sindaco. La seconda è quella di rimettere mano alla programmazione del servizio urbano di trasporto pubblico, sopprimendo eventualmente quelle corse infrasettimanali negli orari di minor utilizzo: procedendo per esempio alla razionalizzazione delle corse distribuite nell’orario immediatamente pomeridiano, quelle tra le 14.10 e le 15.10, ad intenderci. La terza prevede una riprogrammazione ed una riorganizzazione complessiva di tutti i servizi di trasporto urbano compresi quelli gestiti dall’operato privato, promuovendo sinergie, collaborazione ed integrazione dei servizi e prevedendo eventuali sperimentazioni innovative come per esempio il servizio a chiamata. Come si può ben vedere, in tutti e tre i casi nessun cittadino sarebbe rimasto e rimarrebbe a piedi e si manterrebbe un servizio pubblico fondamentale per la Città.
Chiediamo pertanto che la Giunta provveda immediatamente al ripristino del servizio del sabato pomeriggio e si attrezzi affinché, pur tra le mille difficoltà di bilancio, possano essere almeno salvaguardati i servizi essenziali dei cittadini, compresi quelli del trasporto pubblico. Ce lo aspettiamo soprattutto da chi aveva promesso taxi sociali a go go e si è perso nel sabato triste delle massaie gualdesi appiedate.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini




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