Garantire più risorse per stabilizzazione occupazionale dei lavoratori precari
PERUGIA - A un mese dalla pubblicazione del bando regionale che incentiva le imprese umbre che stabilizzano, con un contratto a tempo indeterminato, lavoratori e lavoratrici precari sono, ad oggi, già state presentate oltre 3 cento domande da imprese per oltre 7 cento precari.
E’ verosimile che da qui al 30 marzo (data scadenza del bando) ne arrivino altrettante a fronte di uno stanziamento di risorse di 3,8 milioni di euro sufficiente a soddisfare poco più della metà delle domande ad oggi inoltrate.
Questo è un intervento importante del Piano per il lavoro fortemente voluto dalla Cisl Umbria!
Si pone perciò l’esigenza di adeguare, da parte della Regione Umbria, le risorse sufficienti a soddisfare le domande delle imprese di stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici precari, favorendo con ciò il successo di questa azione del Piano Regionale per il Lavoro che è finalizzata a ridurre l’area del precariato che, come è noto, è una delle criticità, insieme a quella della disoccupazione giovanile, del mercato del lavoro umbro.
Questa azione regionale dovrà combinarsi anche con le scelte che si dovranno condividere a livello nazionale circa le riforme del mercato del lavoro e la necessità di aumentare costi e retribuzione del lavoro flessibile e/o atipico per evitarne l’uso improprio.
Sollecitiamo inoltre la Regione Umbria, oltre le positive misure decise nei giorni scorsi circa gli incentivo per l’inserimento lavorativo dei lavoratori e lavoratrici disabili, ad attivare anche le altre azioni previste dal Piano Attuativo per il Lavoro in particolare il nuovo regolamento per l’apprendistato, gli assegni di ricerca per giovani laureati, la qualificazione della formazione combinata con la Cig in deroga, il regolamento applicativo della legge sulla regolazione delle Agenzie per i servizi di incontro domanda/offerta di lavoro, il regolamento per un nuovo e selettivo accreditamento delle Agenzie formative in Umbria, gli incentivi alla promozione del part-time in funzione dell’aumento dell’occupazione in particolare quella femminile.
Claudio Ricciarelli
Il segretario regionale Cisl Umbria

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