Un conto è far propri i detti popolari riconoscendone il valore dato da annose esperienze, altro conto è quando si assiste ad un siparietto che rischia di compromettere le aziende (VUS SpA), le lavoratrici ed i lavoratori che vi prestano servizio, i cittadini che di quel servizio usufruiscono.

Che dire, infatti, della mancata nomina del Presidente (carica vacante da fine agosto 2011), o della nomina di un Direttore Generale per il quale si è aperta una selezione dal 30 settembre 2011?

La VUS è una SpA i cui azionisti sono gli Enti Locali quindi, è bene ricordarlo, è pubblica: la politica, che dovrebbe perseguire gli interessi della collettività e non personalismi fini a sé stessi, vecchi/inutili campanilismi o interessi di bottega, è chiamata ad intervenire positivamente e mettere fine ad uno spettacolo che non si merita il territorio della cosiddetta Area Vasta.

Cosa o chi impedisce le nomine del Presidente e del Direttore Generale?
Perché rinviare tali scelte a maggio/giugno p.v. e “ingessare” pertanto la VUS SpA? A chi giova?

Non per associarci alle polemiche che, più o meno strumentali, in questi giorni si sono sollevate sugli organi di stampa locali, ma altre dovrebbero essere le questioni che si impongono e che pretenderebbero attenzione: a partire dal rilancio dello sviluppo del territorio dal punto di vista economico, produttivo, occupazionale e della difesa di uno Stato Sociale sempre più messo in discussione.

La situazione attuale impone alla politica delle scelte precise (che guarda caso in questo territorio è sempre più difficile intraprendere) a tutela ed a garanzia dei servizi pubblici e di chi questi servizi è chiamato a garantire.

Il Segretario Generale
(Ivano Fumanti)

 

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