Il fatto che finalmente si parli in modo diffuso del problema intramoenia dei medici è di per se già qualcosa di positivo. USB Medici è stata da anni parte attiva di questo dibattito, che ha visto spesso un comportamento a dir poco “stucchevole” da parte di vari protagonisti, anche sindacali, in una vicenda tutta italiana. L’aver previsto il rapporto esclusivo per i medici operanti nel pubblico ed aver, contestualmente, messo in atto una serie di provvedimenti volti ad evadere gli obblighi che la legge poneva, ha creato caos in un sistema già di per se alla deriva danneggiando fortemente i cittadini utenti ma anche, e ci teniamo a sottolinearlo, quei medici che vedono nel SSN la sola fonte di tutela e di sviluppo per il diritto alla salute di tutti.

Per anni il sistema ha foraggiato in maniera illecita percorsi che nulla hanno in comune con la tutela della salute. I motivi di tutto ciò sono ed erano evidenti a tutti. L’intramoenia allargata, come viene ancora definita, serve per creare un circuito vergognoso di interessi esclusivamente economici che vedono alcuni soggetti operanti nel servizio pubblico, “stornare” i pazienti dallo stesso verso il proprio studio privato, spesso al di fuori di ogni controllo.

Praticamente il medico usa il pubblico per acquisire “clienti”, da sfruttare per il proprio tornaconto economico. Tale circuito deviato inoltre consentiva al professionista di poter continuare a mantenere i piedi in tante scarpe diverse, perché ricordiamolo, il servizio pubblico è indispensabile per farsi conoscere….

Tutto ciò comporta un ulteriore danno: una attività intramoenia così concepita, allo scopo di autoalimentare se stessa, droga la richiesta di prestazioni creando dei bisogni sanitari che spesso non sono reali quindi, inducendo domanda sanitaria e nuovi costi. Tutto questo solo perché, nel nostro paese, si è voluto ipocritamente percorrere una strada senza uscita volta ad avvantaggiare pochi soggetti scaricando i costi economici e sociali su una collettività indifesa.

USB Medici ribadisce che la strada maestra per tutti, anche per i legittimi interessi di categoria, è quella della chiarezza: da un lato chi fa attività pubblica e dall’altro chi fa attività privata. Questo avrà come effetto immediato il liberare tantissime risorse economiche da impiegare anche per una giusta rivalutazione della retribuzione dei medici. Su questo abbiamo fatto e faremo le nostre proposte chiare, semplici e volte a tutelare categoria e cittadini.

Coord.to Regionale Medici USB P.I. Sanità Umbria
 

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