Nella giornata di giovedì 23 febbraio si è tenuta l'assemblea degli iscritti del circolo di Rifondazione comunista di San Giustino per discutere della fase politica locale e nazionale alla presenza del Segretario provinciale Flamini. Rifondazione comunista di San Giustino innanzitutto ha discusso sulle recenti vicende di Gubbio sostenendo le posizioni assunte dal partito. Il dibattito è stato poi caratterizzato dall'analisi sulla situazione di crisi economica e sociale che si sta aprendo anche nel nostro territorio: crisi dell’agricoltura, del commercio e dell’artigianato, forte precarizzazione, chiusure di aziende, casse integrazioni e licenziamenti. Consideriamo pertanto in maniera del tutto negativa l'intenzione di manomissione dell'articolo 18 fatto dal governo Monti e dalle forze politiche parlamentari che lo sostengono. Oramai è del tutto evidente l'impostazione ideologica liberista del governo che attraverso misure antipopolari e recessive continua a colpire solo lavoratori e pensionati. Inoltre l'estensione del “modello Marchionne” rappresenta un ritorno all’Ottocento nelle relazioni aziendali, elimina la possibilità per i lavoratori di eleggere i propri rappresentanti, viola il diritto allo sciopero e peggiora le condizioni generali del lavoro. Per questo riteniamo un appuntamento decisivo lo sciopero del 9 marzo della Fiom a Roma e proponiamo a tutte le forze politiche del centro-sinistra di partecipare alla manifestazione per ripartire dai temi del lavoro e della democrazia e costruire un fronte unitario contro le politiche della Banca centrale Europea che stanno mettendo in ginocchio le economie nazionali e quelle delle famiglie. Proporremo in questo senso un ordine del giorno affinchè il Comune di San Giustino aderisca ufficialmente allo sciopero generale indetto dalla Fiom.

Elisabetta Sgrignani
Segretaria Circolo Prc San Giustino

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