Le voci che circolano su una supposta delibera di Giunta Regionale sulla riorganizzazione dei dipartimenti di prevenzione, non sono rassicuranti. Prima di tutto il metodo: la Giunta e l’assessore alla sanità di erano impegnati ad un confronto preventivo nel merito della riforma della sanità, non possiamo quindi pensare che si sia arrivati ad atti conclusivi, anche se limitati alla Prevenzione, senza alcun confronto.

Non si comprende inoltre perché si anticipi la riorganizzazione di un settore sulla base dell’attuale numero di Aziende, quando questo numero è in discussione e non si sa quale sarà l’approdo definitivo. La Prevenzione è un settore importante dal punto di vista sanitario ma anche una questione estremamente sensibile per il mondo del lavoro. E non sono consentiti errori.

L’Umbria purtroppo primeggia in Italia (in proporzione) con i suoi 20 morti sul lavoro del 2011: ci collochiamo fra primo e secondo posto. E siamo purtroppo ai primissimi posti anche per l’elevata incidenza di tumori e malattie professionali.

Non possiamo quindi accettare un ridimensionamento dei servizi di prevenzione ed in particolare di quelli preposti alla tutela del lavoro. C’era un impegno poi a razionalizzare senza compromettere i servizi.
E allora non condividiamo che le Macroaree della nuova ipotetica riorganizzazione siano affidate alla responsabilità di un giuridicamente inesistente “coordinatore”, invece degli attuali direttori di struttura complessa.

Sarebbe poi un grave errore non prevedere al loro interno le necessarie articolazioni in modo rispondente alle esigenze dei servizi. Proprio la prevenzione nei luoghi di lavoro risulterebbe penalizzata con la nuova proposta organizzativa.

Infine sarebbe inconciliabile con le moderne esigenze dei servizi accorpare l’area tecnica in un unico calderone: sono anni che si lavora per la specializzazione dei tecnici e poi si vorrebbe tornare al vecchio ufficiale sanitario?

Un degrado delle professionalità e delle responsabilità che toglierebbe incisività a tutti i servizi di prevenzione. Sicuri che questa Giunta Regionale non si voglia porre sulla china del “fare da soli”, sollecitiamo un immediato incontro chiarificatore con l’Assessore Tomassoni.


Mario Bravi, segretario generale CGIL UMBRIA

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