A Mirafiori come nel resto d’Italia, nel silenzio generale, la Fiom è stata cacciata da tutte le fabbriche Fiat. Siccome non ha firmato il contratto imposto da Sergio Marchionne, la cancellano dagli stabilimenti del gruppo.
Ma la Fiom, non è un’associazione culturale i cui iscritti giocano al bridge il mercoledi sera.
La Fiom ha segnato la storia di questo paese e nessun Caporale moderno, con giacca o golfino che sia, può sperare di liquidarla con un colpo di mano.
E il problema della sinistra (continuiamo a chiamarla così più per abitudine che per convinzione) parlamentare è liberalizzare l’orario d’apertura dei negozi.
Dopo la ‘Carta dei diritti universali dell’uomo’ e lo ‘Statuto dei lavoratori’, la più grande conquista
del movimento operaio del nuovo secolo è racchiusa nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa: finalmente i panettieri potranno lavorare anche il sabato notte!
La discussione sul lavoro è talmente surreale da poter essere giudicata una sorta di istigazione a delinquere: ‘Apartheid’, ‘Tempo indeterminato noioso’, pianti di coccodrillo, piani di salvataggio di industrie che vogliono guadagnare senza inventare una macchina che sia una da anni!
L’attacco alla democrazia sindacale è il più feroce attacco alle libertà costituzionali di tutti.
Ci vogliono far credere che senza FIOM il precariato diminuirà?
Rifondazione Comunista di Marsciano aderisce alla manifestazione nazionale dell’11 Febbraio a
Roma, una manifestazione che parla della libertà di ognuno di noi e che deve respingere al mittente il ripugnante gioco che vuol mettere i lavoratori tutelati (così erano definiti i licenziati della FIAT) contro i giovani, e meno giovani, precari.


Federico Santi, segretario circolo PRC ‘Roberta Bolli’ Marsciano 

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