CASTIGLIONE DEL LAGO - Alla luce degli articoli pubblicati in questi giorni sulla cronaca locale di quotidiani regionali e nazionali, circa le presunte incerte prospettive lavorative degli addetti dello stabilimento produttivo della Eurolegno Mobili Componibili Accessori Bagno s.r.l. (in breve Eurolegno M.C.A.B. s.r.l.), con sede in Castiglione del Lago, la proprietà della società, rappresentata dalla famiglia Zirilli, si dice «esterrefatta dal contenuto di tali articoli» e intende fornire la seguente ferma smentita.

«Nell'attuale scenario economico nazionale ed internazionale di grave crisi, che ha inevitabilmente coinvolto la nostra azienda, da sempre leader nel settore della produzione di mobili da bagno, la Eurolegno M.C.A.B. s.r.l. ha mantenuto fede negli ultimi anni agli impegni assunti e ha avviato da oltre un biennio una profonda ristrutturazione dei propri processi produttivi, commerciali e finanziari, fondata essenzialmente sul contenimento dei costi di struttura, sulla dismissione di rami aziendali dalla scarsa redditività e sulla ricerca di nuovi canali commerciali.

In quest’ottica era inevitabile una diminuzione netta del fatturato, avendo la società deciso autonomamente e coscientemente di dismettere il ramo aziendale devoluto al mero “trading” verso i mercati dell'Est Europa e che, seppure continuava a generare importanti volumi in termini di acquisti e vendite, lo faceva con una notevole esposizione finanziaria. Pertanto, non corrisponde al vero l’affermazione (contenuta in un quotidiano locale ndr) circa la diminuzione del fatturato per il “crollo dei mercati dell’Est europeo”, dove ancora oggi il marchio Eurolegno ottiene ottimi risultati, dovendosi, la diminuzione del fatturato, ricollegarsi ad una scelta di marketing strategico da parte dell’azienda di dismettere il ramo relativo alla commercializzazione di altri marchi nell’Est Europa. Del resto, il solo dato del fatturato non è un indice di redditività dell’azienda, se non comparato con i costi da sostenere per realizzarlo.

Da detta scelta, unitamente alla diminuzione di ordini a causa della crisi del mercato edilizio e dell'instabilità del mercato nazionale, è derivato un esubero di personale relativo agli addetti al reparto commerciale dismesso, che non coinvolge, tuttavia, le 20 unità deputate al ramo produttivo della società, per le quali la stampa preannuncia, non si sa su quali basi e in virtù di quali dati, sorti incerte.
Dal luglio 2009 le unità in esubero sono state poste in Cassa Integrazione: Cassa Integrazione i cui oneri, considerati i fisiologici e gravissimi ritardi nell'approvazione della stessa da parte degli Istituti Previdenziali e del Ministero del Lavoro, sono stati, sino ad oggi, sempre anticipati dalla Eurolegno. Sino al mese di settembre 2011, difatti, la società ha provveduto al pagamento delle spettanze anche per i lavoratori in Cassa Integrazione, ed ha atteso per mesi il rimborso da parte delle Istituzioni, con ogni conseguente danno. Solo a far data dal mese di ottobre 2011, quando si è ricorsi ad un nuovo programma di Cassa Integrazione con rimborso diretto ai lavoratori da parte degli Istituti citati, i lavoratori non hanno ricevuto puntualmente la liquidazione delle proprie spettanze.

Pertanto, il ritardo nel pagamento degli stipendi non può essere addebitato alla scrivente società, la quale ha sempre fatto fronte agli impegni assunti con le proprie risorse finanziarie e con l’intervento patrimoniale e finanziario diretto da parte dei propri soci, bensì al ritardo delle Istituzioni: circostanza, quest’ultima, ben nota sia agli Enti Locali, sia ai Sindacati.

La società, anche al fine di garantire l’occupazione, ha già presentato presso la sede di Sviluppumbria s.p.a. nello scorso mese di dicembre il proprio piano industriale per il triennio 2012 - 2014 che vede, tra gli obiettivi, la ristrutturazione della propria rete vendita nazionale, al fine di poter meglio aggredire il mercato, la penetrazione in nuovi mercati emergenti, il lancio di nuove linee di prodotti, la diversificazione della propria attività produttiva al fine di ampliare la gamma di prodotti a nuovi elementi di arredo, la realizzazione di un nuovo catalogo; tutti elementi, questi, che testimoniano la vitalità dell'azienda e la volontà della proprietà di superare gli attuali momenti di crisi di mercato.

Perno del nuovo piano industriale, più volte rappresentato anche ai delegati sindacali di zona ed illustrato alla presenza della Gepafin s.p.a., di Sviluppumbria e degli Istituti Bancari, con i quali la Eurolegno intrattiene da moltissimi anni ottimi rapporti connotati da grande fiducia reciproca, vi è il mantenimento dell'occupazione per un totale di 20 addetti, per i quali, si ribadisce, non sussistono rischi in ordine alla prosecuzione dei rapporti con l’azienda: dipendenti i quali, si coglie l’occasione per ribadirlo pubblicamente, hanno sempre sostenuto l’azienda e compreso le scelte fatte, anche a fine di garantire i medesimi livelli occupazionali.
A testimonianza di tale fiducia, e a smentita di ogni atteggiamento disfattista circa le future prospettive della Eurolegno M.C.A.B. s.r.l., la proprietà ha sottoscritto e versato nel corso del precedente esercizio finanziario un aumento di capitale per euro 2.000.000,00 (duemilioni di euro) ed ha partecipato, anche immettendo proprie finanze, al CERSAIE di Bologna, la più importante fiera del settore, con un proprio importante stand, da sempre meta di operatori nazionali ed esteri.

Alla luce di tutto quanto sopra premesso, Eurolegno M.C.A.B. s.r.l., diffida qualsiasi interlocutore (stampa, rappresentanti del mondo politico o sindacale) dal riportare notizie infondate, fuorvianti e non rispondenti al vero circa l'azienda, le proprie dinamiche ed i propri dati patrimoniali e finanziari, a maggior ragione senza aver avuto il preventivo confronto con la stessa.
I dati riportati negli articoli in questione non sono mai stati forniti dalla nostra società e si fondano su elementi imprecisi che, in difetto di chiarimenti o spiegazioni, creano inutili allarmismi ed insinuano una vena di catastrofismo immotivata, che non solo colpisce l’immagine dell’azienda, senza alcun fondamento, ma di certo non giova neanche alla stessa nell’affrontare un futuro che, visti i dati su scala mondiale, richiede di sicuro sacrifici.

In considerazione dell’accaduto, Eurolegno M.C.A.B. s.r.l. sta valutando con i propri legali di agire, nelle competenti sedi giudiziarie, contro gli autori e gli ispiratori delle ultime iniziative editoriali che, ingiustificatamente, ledono il nome e l'operatività della società Eurolegno M.C.A.B., della famiglia Zirilli, nonché le sorti di decine di lavoratori, per motivi e finalità incomprensibili, a maggior ragione perché, se si fosse voluto dare aiuto alla nostra realtà aziendale, lo si sarebbe dovuto fare attraverso strumenti reali e non attraverso i giornali e le parole». 

Fonte: Akropolis

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