Non deve stupire il voto del Pd per l’abolizione del registro delle coppie di fatto a Gubbio
nota di Andrea Maori e Carlo Ruggeri, segreteria di radicaliperugia.org

Un partito concentrato nella gestione quotidiana del potere, senza alcuna idea fondativa veramente discussa e digerita è come una scheggia impazzita: capace di tutto, compresa la negazione della sua ragione d’essere. Nei documenti ufficiali c’è scritto che il pd è il parito dei diritti umani e civil?: non importa, tanto quello è un bla bla bla inutile. E allora che problema c’è a votare per l’abolizione di una cosa simbolica come il registro delle coppie di fatto??? che “comporta spese” per la comunità? E’ questa la logica che in Umbria porta alla non elezione del garante regionale dei detenuti e a quello dell’infanzia, dopo che da anni sono state approvate, in sordina, leggi che rischiano di essere, come per lo statuto del Pd, lettera e leggi morte Per non parlare poi dell’ignobile legge elettorale regionale, vero attentato alla Costituzione. Un partito così è già morto.


Gubbio: grave il voto sui diritti civili
Elisabetta Piccolotti, Presidenza Nazionale Sinistra Ecologia Libertà

Anacronistico, illiberale, conservatore e discriminatorio. Non ci sono altre parole per definire il voto con cui il Consiglio Comunale di Gubbio ha abolito il registro delle coppie di fatto. E’ paradossale che gli stessi che continuamente strepitano contro l’invadenza dello stato nell’economia, sostengano con così tanta determinazione una tale ingerenza dei pubblici poteri nella vita personale di ognuno.
Né Guerrini né nessun altro può scegliere come e con chi i cittadini debbano ‘fare famiglia”: le istituzioni dovrebbero infatti avere il compito di garantire l’uguaglianza di tutte le coppie, non il contrario. La gravità politica del voto di martedì sera è sotto gli occhi di tutti: Guerrini è stato eletto con il centro-sinistra e con questo deve governare. Se vuole fare diversamente lo dica con chiarezza: Sinistra Ecologia e Libertà non lo seguirà in questo tradimento del mandato degli elettori.


Comunicato del circolo Arcigay-Omphalos
Avevamo pensato che l’Umbria fosse una culla di civiltà, un’isola felice, avendo tanti comuni che si erano dotati dello strumento del “Registro delle coppie di fatto”, si era detto allora che anche Gubbio avesse fatto un passo importante nella direzione delle politiche attive per l'estensione dei diritti di cittadinanza e contro la discriminazione.
Invece no con una mozione di un simpatico consigliere del PDL che riporta:”IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta a provvedere all’immediata abolizione del “Registro delle unioni civili”, istituito nel nostro Comune a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale n.54 dell’11 marzo 2002, in quanto strumento privo di qualunque valore giuridico, interesse ed efficacia sociale, oltre che di dubbio valore costituzionale. Luigi Girlanda – Consigliere Comunale Del Pdl.”
Vogliamo qua innanzitutto ripetere che i diritti delle coppie gay e lesbiche hanno solide basi nel diritto costituzionale italiano, come chiarito nella sentenza 138-2010 della Corte Costituzionale. Si può negare questo solo per malafede o ignoranza .
Che un esponente del Popolo della libertà (quale libertà, di chi?) , ormai lontano anche solo dallo slogan iniziale di "partito liberale di massa" ignori cosa significhi gesto simbolico e senso civico era scontato ma che venisse appoggiato dal PD è un ulteriore conferma che le persone gay, lesbiche e trans , non hanno interlocutori politici.
Ci chiediamo cosa ne pensa il segretario regionale del PD, di questi iscritti di campagna, in questo partito del nulla, svuotato di ogni ideale se non quello della poltrona e dell’inginocchiatoio, troppa brutta gente a gestire la vita delle persone.
Nella scorsa legislazione, una proposta di legge regionale, contro le discriminazioni fu fatta annegare nel cassetto di qualche moralista ingrassato dalla propria morale.
Una volta una suora molto cristianamente ci disse che eravamo una minoranza “risibile”, ci confortò poco dopo Sindaco del Comune di Perugia Boccali che affermò “anche se il Registro fosse servito ad uno solo dei nostri cittadini, avremmo avuto conferma di essere nel giusto”.
Ormai vi diciamo sempre le stesse cose, siamo cittadini, siamo persone, lavoriamo, paghiamo le tasse, ci prendiamo cura dei vostri figli gay maltrattati, ma non abbiamo gli stessi vostri diritti, se non comprendete questo, se non comprendete del bisogno di educazione civica, non so di che cosa dobbiamo ancora parlare con il PD e/o con chiunque altro.
Patrizia Stefani
Omphalos Perugia

www.omphalospg.it

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