Contratto industria alimentare: in 6 mila in Umbria interessasti al rinnovo
PERUGIA - Interessa 6 mila addetti in Umbria il rinnovo del contratto dell'industria alimentare che coinvolge realta' come Perugina, Colussi, San Gemini, Mignini, Barry Callebaut. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno tenuto oggi a Perugia una conferenza stampa per presentare la bozza di piattaforma, che dai prossimi giorni verra' discussa nelle assemblee organizzate in tutti i luoghi di lavoro. Si parte il 26 gennaio alla Perugina.
I tre segretari, Sara Palazzoli (Flai Cgil), Dario Bruschi (Fai Cisl) e Stefano Tedeschi (Uila Uil), hanno prima di tutto sottolineato l'importanza dell'unitarieta' della proposta. ''Ancora una volta le nostre categorie marciano unite per l'interesse dei lavoratori - hanno detto - nella consapevolezza che, pur in presenza di una crisi che comincia a colpire anche l'alimentare, e' assolutamente necessario arrivare ad un rafforzamento dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori del settore''.
La richiesta economica di aumento avanzata dai sindacati nella bozza di piattaforma - si legge in un comunicato della Cgil - e' di 174 euro lordi mensili, per i prossimi 3 anni. Per quanto riguarda lo stato di salute del settore in Umbria, il quadro descritto dai sindacati e' quello di un comparto che regge meglio di altri nel suo complesso, ma non senza criticita' e segnali preoccupanti, determinati soprattutto dal calo delle vendite negli ultimi mesi del 2011. Tra le situazioni piu' delicate, Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato ex Piselli, Spigadoro, San Gemini Fruit e Salumi Cassetta, oltre che di alcuni mangimifici. Ma piu' in generale - e' stato spiegato -, sono i lavoratori stagionali, molto importanti per questo settore, a scontare di piu' gli effetti della crisi.

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