Fli: Bene i tirocini di qualità, ma si punti seriamente su giovani e artigianato
Salutiamo positivamente la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sui tirocini di qualità stipulato tra la Provincia di Perugia, la Direzione territoriale del Lavoro, l’INAIL, l’INPS e la Commissione Provinciale Tripartita.
I tirocini formativi possono essere un ottimo momento di formazione per i tanti giovani che intraprendono un percorso lavorativo. Tuttavia, in una situazione come quella attualmente vissuta dall’intero mercato del lavoro nell’ambito della Provincia perugina – basti ricordare il caso Faber di Fossato di Vico e i 190 lavoratori messi in Cassa Integrazione, ai quali va tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno; oppure la crisi occupazionale dell’area del Trasimeno che ha riguardato l’Euro Sercice e la Trafomec – è necessario intervenire sul tema del lavoro con maggiore consapevolezza e ferma convinzione specie per quanto concerne le nuove generazioni.
Futuro e Libertà, propone di puntare in maniera decisa sul rilancio dell’artigianato e sulla rivitalizzazione dei Centri per l’Impiego. E’ necessario lo sviluppo e la realizzazione di programmi formativi in connessione con le Scuole e l’Università per riscoprire e perpetuare le attività artigianali e incentivare l’assunzione di giovani apprendisti.
A tal proposito proponiamo, dopo un periodo di tirocinio ed al termine di un percorso di apprendistato, nell’ottica della continuità, l’incentivazione del trasferimento dell’azienda. Un artigiano invece di chiudere bottega e perdere il valore della propria attività, può assumere dei giovani apprendisti, con i quali fare un contratto che preveda anche la cessione della sua azienda a uno di questi apprendisti (o a tutti) a un prezzo predeterminato.
E’ qui che entrano in gioco le Istituzioni territoriali che devono prevedere degli interventi a sostegno e garanzia per facilitare l’accensione di un mutuo a tasso agevolato per i giovani che intendono rilevare attività artigianali destinate all’estinzione.
Un ulteriore passo deciso che chiediamo alla Provincia, è un’attenta rivitalizzazione dell’attività dei Centri per l’Impiego. Per ridurre i tempi di ingresso nel mercato del lavoro deve essere agevolato l’incontro tra domanda e offerta di lavoro illustrando costantemente ai cittadini, a partire dagli studenti della scuola dell’obbligo, quali siano le professionalità più richieste dal mercato ed i percorsi formativi più adeguati alla loro acquisizione.
Per sostenere efficacemente i giovani e le famiglie nella scelta dei percorsi formativi e nell’ingresso nel mercato del lavoro occorre dunque rafforzare la funzione dei servizi pubblici incentivando la collaborazione degli enti locali, delle parti sociali, della scuola e dell’università nell’attività di rilevazione dettagliata del fabbisogno di manodopera del territorio.
Il Coordinatore Provinciale
Francesco Siciliano

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