Presidio all'incontro per la Faber a Perugia, domani sciopero a Sassoferrato
FOSSATO DI VICO - Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Faber in difesa dello stabilimento produttivo di Fossato di Vico. Oggi, nel corso di un incontro tra sindacati, rsu e dirigenza aziendale tenuto in Confindustria, a Perugia, circa 70 dipendenti della fabbrica umbra hanno dato vita ad un presidio sotto la sede dell'associazione industriali. Striscioni, fumogeni e anche il lancio di qualche uovo sulle pareti dell'edificio, mentre all'interno le rappresentanze di Fiom, Fim e Uilm cercavano di convincere l'azienda a ritornare sulla decisione della chiusura dello stabilimento di Fossato, dove attualmente lavorano 190 persone.
''E' stato un incontro interlocutorio - ha detto al termine del tavolo Maurizio Maurizi, segretario generale della Fiom Cgil di Perugia - nel corso del quale l'azienda si e' comunque detta disponibile a ragionare sull'utilizzo degli ammortizzatori e su tempi e modalita' della chiusura, nonche' sul trasferimento di parte del personale a Sassoferrato, nell'altro stabilimento italiano della Faber. Ma per noi - ha aggiunto Maurizi - la pregiudiziale resta il mantenimento dello stabilimento e degli attuali livelli occupazionali, per cui abbiamo deciso insieme alla rsu di proseguire lo sciopero e il presidio permanente davanti alla fabbrica''.
''Vogliamo leggere positivamente la volonta' aziendale di proseguire il confronto - ha concluso Maurizi - e valuteremo con attenzione ogni futura disponibilita', con la speranza di un ripensamento sulle decisioni, fermo restando che per noi la chiusura di Fossato, stabilimento produttivo ed efficiente, e' e resta del tutto inaccettabile''.
Domani - ha riferito la Cgil - anche i lavoratori di Sassoferrato, lo stabilimento in provincia di Ancona, sciopereranno per otto ore in solidarieta' con i colleghi umbri. E sempre domani, le maestranze dei due stabilimenti raggiungeranno nuovamente Fabriano (Ancona), dove si trova la sede amministrativa del gruppo Faber, per svolgere una nuova manifestazione di protesta. La trattativa con l'azienda riprendera' invece il prossimo 25 gennaio.

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