Prosegue la protesta a oltranza degli operai della Faber di Fossato di Vico, dopo l'annuncio dell'intenzione di chiudere e delocalizzare da parte della multinazionale Franke, proprietaria dello stabilimento. Oggi un gruppo di alunni delle scuole medie di Fossato si è recato in visita al presidio dei lavoratori. I ragazzi sono stati accolti nella tenda allestita dagli operai e hanno ascoltato le ragioni della lotta in difesa dei posti di lavoro.

Prosegue così la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza, sul dramma che sta colpendo 190 lavoratrici e lavoratori.

“Il rapporto con il territorio si sta dimostrando in questi giorni fondamentale per la mobilitazione – osserva Alesseandro Piergentili, responsabile della Cgil Alta Umbria – tante persone sono venute al presidio a portare non solo la loro solidarietà, ma anche aiuti concreti, come pane, pasta, bevande, bombole del gas per i fornelli e la legna per il fuoco, fondamentale viste le temperature glaciali che si registrano da queste parti, specie di notte. Questo sostegno così forte – osserva Piergentili - aiuta senz'altro le lavoratrici e i lavoratori
a tenere duro”.

Domani, intanto, è in programma l'incontro in Confindustria a Perugia tra la dirigenza aziendale, i sindacati e la Rsu di Fossato. Per l'occasione operaie e operai della Faber raggiungeranno il capoluogo per dare vita ad un presidio, a partire dalle ore 15.00, davanti alla sede dell'associazione industriali.

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Sempre sulla vicenda Faber c'è da segnalare una interrogazione indirizzata dal vice presidente del Consiglio regionale dell'Umbria, Orfeo Goracci, alla presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, e all'assessore regionale alle attività produttive.

Eccone il testo

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
avente per oggetto:
AZIENDA FABER DI FOSSATO DI VICO- Iniziative della Giunta al fine di salvaguardare l'attività produttiva ed i posti di lavoro.

Premesso che:
le grandi questioni nazionali che interessano i comparti produttivi italiani investono inesorabilmente ed ogni giorno di più l'Umbria, coinvolgendo un numero via via crescente di aziende e toccando direttamente la vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori;
la perdurante mancanza di prospettive di rilancio dell'economia e delle attività produttive da parte del governo nazionale appesantisce le condizioni in cui si vengono a trovare lavoratrici e lavoratori che vivono un senso di abbandono ed isolamento che toglie speranza di ripresa e di futuro.
Appreso che:
la multinazionale Franke, proprietaria dell'azienda, ha annunciato la chiusura dello stabilimento FABER di Fossato di Vico;
Sottolineato che:
la chiusura della FABER mette letteralmente sulla strada 190 lavoratrici e lavoratori;
l'annuncio di chiusura da parte della proprietà è stato un fulmine a ciel sereno, essendo la produzione della Faber di alta qualità, per la quale fini a pochi mesi fa si progettavano investimenti e crescita;
Affermato che:
la scelta sembra dettata dalla volontà di delocalizzare la produzione dello stabilimento di Fossato di Vico;
la chiusura della Faber di Fossato di Vico sarebbe insostenibile per un territorio come quello dell'Alto Chiascio e dell'Appennino umbro-marchigiano, già devastato dalla chiusura di tante attività produttive, ad iniziare dalla Merloni;
SI INTERROGA
la Presidente delle Giunta e l'Assessore alle Attività Produttive per sapere

quale iniziative e quali percorsi intendano attivare e sostenere perché la vertenza FABER-FOSSATO DI VICO trovi una soluzione concordata in grado di salvaguardare l'attività produttiva, mantenere in Umbria una produzione di qualità, garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori il massimo sostegno immediato e prospettive per il futuro.

Il Vice Presidente del Consiglio
Orfeo Goracci

 

 


 

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