casav.m@libero.it
È veramente scoppiata la pace in seno al CdA del Perugia, o è solo una tregua in vista della definitiva resa dei conti prevista per giugno? Staremo a vedere. Intanto per stasera era prevista una cena alla quale dovevano partecipare tutti i soci per consolidare, magari con un brindisi finale, la ritrovata unità di intenti: promozione e programmazione per il futuro. Il colloquio tra Moneti e Santopadre sembra aver sortito l'effetto voluto, quindi, il socio romano tornerà ad occuparsi del settore giovanile, Moneti della prima squadra e Damaschi, per il momento, resterà a guardare continuando ad occuparsi, a quanto sembra, dei rapporti con l'amministrazione comunale.

Sul fronte del mercato, si registra il probabile arrivo del centrale difensivo e capitano della Primavera della Juventus, Simone Di Dio, mentre per quanto riguarda nomi importanti e di spessore, al momento non se ne fanno. Arcipreti, "abbottonatissimo" più che mai, parla di eventuali ed ipotetici arrivi solo a fine mercato, e solo se si presentasse l'occasione propizia.

Battistini, invece non sembra particolarmente entusiasta di una eventuale ipotesi di modifica della rosa, anche nel caso di un arrivo importante che potrebbe alterare, secondo il tecnico, certi equilibri e ridurre gli spazi per chi deve trovare un posto in campo o in panca. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, Battistini continua a dire che non c'è nessun problema e che lui è dispostissimo a parlarne, ma anche che al momento non è la cosa più importante.

In conferenza ha glissato di nuovo sull'argomento e ha chiesto di concentrarsi sulla gara di domenica prossima col Melfi. Che dire? Mah! Non crediamo voglia assumere la posizione di chi vuol fare "il prezioso" poiché, nonostante i due campionati di successo, non riteniamo sia sazio di Perugia, ma anzi crediamo che la sua crescita professionale ed umana possa continuare col Grifo soprattutto in caso di successo e di passaggio in Prima Divisione.

Sicuramente avrà ricevuto proposte interessanti da Società di categoria superiore, magari non prestigiose come Perugia, ma allettanti sotto il profilo economico e professionale. La Società dovrà prendere a breve una decisione in merito, in quanto potrebbe non essere opportuno perdere un tecnico che, in questi due campionati alla guida del Grifo, è cresciuto moltissimo fino a vincere lo scetticismo e la diffidenza di molti, compresi noi, come spesso abbiamo ammesso.

Sicuramente, in un ambiente come Perugia è difficile lavorare, stante la richiesta da parte dei tifosi di traguardi sempre più prestigiosi e di successi continui, sotto una pressione costante e con aspettative di un certo peso. Riteniamo, pertanto, che la questione dovrebbe essere affrontata il prima possibile, anche se ci rendiamo conto che tale decisione dipenderà molto da quella di chi sarà destinato a guidare la Società nel prossimo futuro. Conferma in blocco di tutto lo staff o cambiamenti radicali, dalla panchina a qualche scrivania? Non ci resta che attendere l'evolversi dei fatti, nell'augurio che dopo i tre punti di Chieti ne arriveranno tanti altri ancora fino al termine del campionato.

Chiudiamo citando il titolo di una stupenda canzone di tanti anni fa: "Que sera, sera", cantata da Doris Day. Viene spesso cantata dai tifosi del Manchester United al termine di partite importanti all'Old Trafford, quasi per buon augurio per le partite successive. A noi servirà come buon augurio per il prossimo campionato. Un saluto.
 

Condividi