PERUGIA - A Perugia i cattolici pregheranno nei luoghi di culto delle comunita' ortodosse e protestanti in occasione della Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani. Una ''novita' molto significativa'' secondo mons. Elio Bromuri, direttore dell'Ufficio diocesano per l'ecumenismo ed il dialogo interreligioso. ''Ma questa novita' - spiega in una nota diffusa dalla diocesi - lo e' anche per loro nell'ospitarci, appunto, per la prima volta. Insieme vogliamo costruire l'unita' dei cristiani e contribuire alla pace nel mondo''.

''Da parte cattolica - aggiunge mons. Bromuri - siamo impegnati da tempo non solo con le parole, ma anche con i fatti a costruire quest'unita'. Come? Ad esempio, nell'essere disponibili ad accogliere i cristiani di altre confessioni nella nostra citta', dando loro l'opportunita' di avere dei luoghi dove incontrarsi, pregare e celebrale le proprie liturgie. Alle comunita' ortodosse abbiamo ceduto in uso alcune delle nostre antiche chiese: Santa Croce (in via Benincasa) agli ortodossi greci, San Fiorenzo (in via Alessi) agli ortodossi romeni, e San Matteo degli Armeni (appena fuori la porta medioevale di Sant'Angelo) agli ortodossi del Patriarcato di Mosca. L'ecumenismo nella nostra Perugia e' da sempre molto sentito e l'annuale Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani e' sempre molto vissuta''.

La Chiesa celebra questo appuntamento di preghiera dal 18 al 25 gennaio, ma a Perugia sara' posticipato di tre giorni. Si terra' infatti dal 21 al 28 gennaio, ma senza rinunciare alla giornata di apertura (mercoledi' 18), presso il Centro ecumenico ed universitario ''San Martino'', dove si terra' un incontro con il rabbino Cesare Moscati della comunita' ebraica di Roma.
 

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