Un'altra ferita aperta nel già fragilissimo tessuto economico dell'Appennino umbro, a pochichilometri dalla Antonio Merloni: la dirigenza della Faber di Fossato di Vico, azienda metalmeccanica che produce cappe aspiranti per la cucina, facente capo alla multinazionale Franke, ha comunicato ieri la cessazione dell'attività nel sito umbro, dove sono attualmente impiegati 190 lavoratori.

La risposta degli operai è arrivata oggi, nel corso di un'assemblea tenuta con i sindacati in azienda: sarà sciopero a oltranza contro una scelta ritenuta inaccettabile e senza giustificazioni.

“Una decisione arrivata senza alcun preavviso – afferma Maurizio Maurizi, segretariogenerale della Fiom Cgil di Perugia – che abbiamo peraltro appreso dalla stampa, visto che la dirigenza non ha ritenuto di dover avvertire sindacati e Rsu prima di inviare un comunicato agli organi di informazione”. Maurizi annuncia anche che lunedì mattina è già in programma una nuova assemblea: “Rifaremo il punto con i lavoratori – spiega - per decidere insieme quali altre forme di mobilitazione mettere in campo, per contrastare in ogni modo questo tentativo di abbandono del nostro territorio da parte della multinazionale”.

Nel frattempo, i sindacati hanno già richiesto un incontro agli assessori regionali alle Attività produttive di Umbria e Marche. L'altro sito della Faber, che non è però interessato dalle decisioni prese dall'azienda, ha infatti sede a Sassoferrato.
 

Condividi