PERUGIA - “I problemi insorti già nello scorso mese di aprile 2011, sembrano oggi essersi aggravati ed il gruppo Brunelli Costruzioni rischia seriamente di dovere chiudere i battenti se in tempi brevissimi l'azienda non sarà in grado di vendere parte dei capitali immobiliari e se gli istituti di credito non faranno la loro parte per cercare di salvaguardare un'azienda storica per l'Umbria che occupa 80 dipendenti”. Lo denuncia il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), che sull'argomento ha presentato una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini “affinché anche la Regione metta in campo celermente tutto quanto è di propria competenza per scongiurare la chiusura dell'azienda e salvaguardare 80 posti di lavoro”.

“Il Gruppo Brunelli – prosegue Smacchi - a fronte di un pacchetto di commesse di primissimo piano, sconta una gravissima crisi di liquidità che da ormai sette mesi impedisce il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti, che da stamani sono scesi in sciopero per rivendicare le proprie spettanze. Tra le opere in carico alla Brunelli c'è anche il tratto della nuova statale Flaminia che andrebbe a ricongiungersi con l'asse viario Perugia – Ancona nei pressi di Fossato di Vico, un'opera strategica per l'intera comunità regionale già finanziata, che rischia di avere un nuovo stop, se nelle prossime ore non si troveranno le soluzioni necessarie a sbloccare questo difficilissimo stato di empasse nel quale si trova l'azienda. I prossimi giorni – conclude Smacchi - saranno decisivi per le sorti dell'azienda e dei lavoratori, occorrono interventi celeri e decisi, affinché si possa proseguire l'attività ed iniziare a pagare le spettanze ai lavoratori”.

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