PERUGIA - Durante i controlli svolti in rivendite di materiale esplodente gli agenti della polizia amministrativa della questura di Perugia hanno sequestrato, a Magione, 135 petardi ritenuti ''molto pericolosi'' a causa del loro ''effetto dirompente''. Il gestore del negozio di munizioni e cartucce da caccia, una donna di 50 anni, e' stata denunciata a piede libero per il reato di inosservanza alla tenuta del materiale. Nei suoi confronti la polizia ha chiesto alla prefettura la sospensione della licenza.

In questura, durante una conferenza stampa, e' stato spiegato che esistono diverse categorie di fuochi d'artificio. Per alcuni di questi la vendita e' riservata ad operatori professionali, mentre per acquistarne altri ritenuti ''pericolosi'' e' necessario esibire un documento d'identita' e il venditore ha l'obbligo di trascrivere il nome dell'acquirente. Dall'11 settembre scorso inoltre - e' stato spiegato dal dirigente della polizia amministrativa, Maria Letizia Tomaselli - non e' piu' consentito produrre, importare o vendere prodotti esplodenti ''non classificati'' o di ''libera vendita''.

Chi commercializza razzi e petardi superiori, rispettivamente, a 75 e sei grammi, che non possono essere venduti a minori, rischia l'arresto fino a due anni e una multa che puo' arrivare a 200 mila euro. All'incontro con i giornalisti ha partecipato anche il dottor Massimo Massarella, responsabile del programma specialistico di chirurgia della mano all'ospedale di Perugia. ''Utilizzando in maniera impropria materiale pirotecnico - ha spiegato Massarella - si puo' andare incontro a piccole ustioni, a ferite o perdita di sensibilita', nei casi piu' gravi dovuti alla potenza devastante dei botti anche a danni irrimediabili agli occhi o al volto. Gli interventi chirurgici non sono sempre possibili di fronte ad arti devastati''.

''In occasione della notte di San Silvestro - ha aggiunto - l'ospedale, come ogni anno, attuera' servizi straordinari per medicazioni alle mani, ma i danni peggiori avvengono sempre nei giorni a seguire quando vengono confezionati ordigni e bombe artigianali con residui di polvere da sparo''. La Tomaselli ha sottolineato l'importanza della ''sensibilizzazione ad un uso attento e responsabile dei fuochi d'artificio e dei petardi, per cui la vendita e' consentita solo ai maggiorenni e non ai bambini''. 

Condividi