PERUGIA - Nella notte più bella e sentita dell’anno se n’è andato lo storico massaggiatore del Perugia, Luigi Tufo. Una tremenda malattia, che dal giugno scorso ne ha lentamente minato lo stato di salute, lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari a poco più di settant’anni. Questa mattina, nella chiesa parrocchiale di Migiana di Corciano, sono stati in tanti a tributargli l’ultimo ed emozionato saluto.

Dai compagni di viaggio dell’ultima esperienza in biancorosso, ai rappresentanti delle due società dove recentemente aveva prestato la sua preziosa collaborazione, il Junior Magione e la squadra femminile di volley di San Mariano, fino a personaggi del calibro di Alessandro Gaucci e Fabrizio Ravanelli. Pare che l’ ex Presidente biancorosso non perdesse occasione di venire a salutare il “buon Gigi” ogni qual volta faceva il suo ritorno a Perugia, tanto era forte il legame tra i due. Tufo è stato un professionista di indiscusso valore e un uomo dalla grande umanità, unita ad una spiccata simpatia.

Con il suo carattere gioviale è riuscito a farsi volere bene da diverse generazioni di atleti, che al momento del bisogno hanno sempre trovato ricovero nei suoi massaggi e nelle sue battute. Il recente fallimento del Perugia e l’inconcepibile modo in cui è stato allontanato da Pian di Massiano è rimasta una ferita che neanche il tempo e il dolore fisico patito negli ultimi mesi sono riusciti a rimarginare. Tufo merita di essere ricordato nel migliore dei modi ed il Perugia ha nella prossima sfida casalinga contro l’Aversa una prima occasione per farlo.

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