PERUGIA - Le ore convulse che stanno tenendo con il fiato sospeso i circa duecento lavoratori dell’ex stabilimento Piselli di Pierantonio a causa del concordato, vengono ulteriormente appesantite dal comportamento mortificante di una delle due aziende presenti, la B2 Bakery, che ha deciso di procrastinare il pagamento della tredicesima mensilità al 28 dicembre.

Un chiaro segnale negativo nei confronti di quelle maestranze che, in questi tredici mesi difficili, sono state l’asse portante della parte produttiva e senza le quali qualsiasi possibilità di salvezza della fabbrica sarebbe ben presto naufragata.

Il ringraziamento? Ritardare di una settimana la tredicesima mensilità.

I lavoratori sono già convocati in assemblea giovedì prossimo per discutere l’esito del concordato, ma sicuramente questo grave comportamento non può essere accettato dal sindacato. In questi mesi l’azienda non ha portato alcun valore aggiunto, ha ridotto i volumi, si è nascosta di fronte alle proprie responsabilità ed ha eluso pure una convocazione da parte delle nostre Istituzioni.

E’ pur vero che il convento questo passa, con gravi responsabilità della classe dirigente ed imprenditoriale della nostra regione, incapace di portare una valida alternativa in un settore importante, ma non possiamo e non vogliamo accettare un tipo di impostazione padronale tesa all’imbarbarimento delle relazioni industriali.

Riteniamo doveroso richiamare a responsabilità Confindustria e le Istituzioni, per dare corpo ad un progetto serio ed efficace in grado di rispondere alle esigenze di mercato, ma anche all’occupazione, fattore per noi prioritario.

“I lavoratori non hanno preso affatto bene la decisione aziendale, davvero meschina, di ritardare il pagamento della tredicesima - sostiene Cristiano Alunni della Flai Cgil – quindi, decideremo in assemblea quale linea tenere, quali azioni intraprendere, ma fin d’ora possiamo dichiarare uno stato d’agitazione, con il blocco di tutte le prestazioni di flessibilità e straordinarie, pur sapendo di entrare in contraddizione con le condizioni di mercato difficili. Ma questa azienda deve dimostrare le sue reali intenzioni e quel senso di responsabilità ad oggi mai dimostrato”.

Flai Cgil
Fai Cisl
RSU Ex Piselli
 

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