Da dove arrivano le notizie: il convegno questa mattina
Barbara Isidori
Dare maggiore professionalità agli uffici stampa degli enti locali e dare centralità a chi al loro interno si occupa di comunicazione istituzionale. Tutto questo cercando di capire cosa sia cambiato ad oggi con la legge 150/2000 che regolamenta la comunicazione degli enti pubblici. Questo il tema di un convegno che si è tenuto questa mattina in Via Alessi presso la sede dell’Anci organizzato dall’’Associazione Stampa Umbra, il Gus(gruppo uffici stampa) Umbria in collaborazione con Anci Umbria ed Fnsi. Ad illustrare le varie problematiche erano presenti Marta Cicci presidente dell’Asu, Dante Ciliani presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Perugia, il Sindaco Wladimiro Boccali, Marco Vinicio Guasticchi presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Cinque presidente Gus Umbria, Giovanni Rossi segretario generale aggiunto e coordinatore commissione uffici stampa della Fnsi e molti altri giornalisti che sono intervenuti a più riprese durante la mattinata.
“Bisogna cominciare ad intendere la comunicazione istituzionale non solo come strumentale all’attività degli enti locali ma come un modo per avviare al meglio la partecipazione dei cittadini” ha detto il sindaco Boccali “Noi come Comune già a partire dal 2006 abbiamo firmato un protocollo per attivare al meglio le attività degli uffici stampa e sempre più andremo in questa direzione. La comunicazione deve diventare un elemento principe del nostro lavoro”. Dello stesso avviso anche Guasticchi. “La comunicazione deve essere un elemento centrale e strategico della nostra attività e non semplicemente un accessorio spesso finalizzato al lavoro politico. E soprattutto nei momenti più difficili sarebbe ancora più importante usare la comunicazione in modo corretto”.
Ecco perché allora diventa fondamentale che gli uffici stampa degli enti pubblici in particolare funzionino in modo corretto con giornalisti al loro interno che sappiano fare il “mestiere”. E soprattutto serve anche regolare gli uffici stampa spesso in preda ad un vero e proprio far west tipico del mondo giornalistico. Pochi i contratti stabili, precariato che regna sovrano e lavoro poco riconosciuto. Per questa ragione è stato sottoscritto un documento da tutte le parti coinvolte per un passaggio ulteriore verso la riorganizzazione degli uffici stampa nelle attività amministrative e istituzionali. “Con questo vogliamo in qualche modo dare maggiore professionalità e sicurezza lavorativa per chi si occupa di comunicazione all’interno degli uffici stampa” ha detto Marta Cicci.
“Ci sono molti problemi collegati con le modalità di svolgimento di lavoro dei giornalisti all’interno degli uffici stampa” ha Cinque del Gus “Pochissimi sono i contratti giornalistici perché molti lavoratori sono inquadrati come collaboratori o quando va meglio con altri inquadramenti di categoria all’interno degli enti pubblici. Migliorare l’attività degli uffici stampa significa innalzare il livello di tutta la comunicazione dell’Umbria”.
Attività di comunicazione che non è cambiata con l’introduzione della legge 150 del 2000. Anzi. A 11 anni dalla sua attuazione sono stati pochissimi e poco significativi i cambiamenti. “Serve una nuova cultura della comunicazione e che la legge diventi attiva in modo da creare comunicazione efficacie ed importante” ha commentato Ciliani. Così come ha commentato Rossi della Fnsi. “Ci sono moltissimi problemi legati ai contratti dei professionisti della comunicazione e al loro riconoscimento. Per cui serve una regolamentazione importante per rimettere la situazione sui giusti binari”.

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