di Daniele Ciri

FOLIGNO - Dopo mesi di denunce questa mattina è scattato il presidio. Tutte le sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Orsa Salpas e Fast) hanno riunito davanti alla stazione ferroviaria di Foligno circa trenta persone in rappresentanza dei 64 lavoratori della Cpma, la cooperativa di servizi pulizia treni presente con i suoi addetti sia alla stazione che alle Officine Grandi Riparazioni.

"Sono anni che i dipendenti della Cpma vengono pagati a singhiozzo - dicono i rappresentanti sindacali - Ora siamo indietro di due mensilità e della tredicesima, oltre che di tutti i buoni pasto. Noi chiediamo il pagamento del dovuto e la revoca, da parte di Trenitalia, dell'appalto. Chi vince un appalto dovrebbe quanto meno presentare fidejussioni a copertura degli stipendi, invece si prende in considerazione soltanto il criterio del massimo ribasso".

"Finora tutto è rimasto tranquillo, ma qui ci sono persone esasperate che non riescono a pagare il mutuo. Non so per quanto tempo ancora riusciremo a mantenere la situazione entro i limiti della legalità - afferma un altro - Siamo d'accordo con il contratto di solidarietà, ma a patto che sia esteso a tutti i dipendenti della Cpma sulle tre regioni di pertinenza (Marche, Abruzzo e Umbria, ndr) e che coinvolga tutti i 250 dipendenti dell'azienda e non solo quelli umbri".

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