Meredith/ Raffaele prega fuori dalla casa del delitto: speriamo finisca incubo
PERUGIA - ''Speriamo sia la fine di questo incubo'': e' il primo commento di Raffaele Sollecito alle motivazioni con le quali lui e Amanda Knox sono stati assolti dall'accusa di avere ucciso Meredith Kercher. Il giovane era oggi a Perugia dove si e' anche raccolto in preghiera davanti alla casa dove venne uccisa la giovane inglese.
''E' giusto cosi''' ha aggiunto Sollecito riferendosi alle motivazioni della sentenza d'appello. A Perugia il giovane si e' recato presso lo studio di uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori dove ha ritirato il diploma di laurea. Si e' poi recato in alcune biblioteche e ha fatto un giro per la citta'.
''Dalle motivazioni - ha detto l'avvocato Maori - emerge che l'unico vero colpevole e' Guede. La Corte ha preso atto delle argomentazioni difensive, come sull'ora della morte che fa cadere tutte le testimonianze. E' stato poi riconosciuto che il coltello non e' l'arma del delitto e che Amanda Knox ha subito fortissime pressioni in questura quando venne interrogata''.
La motivazione della Corte di assise di appello di Perugia – ha affermato da parte sua l’avvocato Giulia Bongiorno - "e' caratterizzata da estremo rigore logico e coerenza con gli atti". Il legale giudica la motivazione "puntualissima anche sul tema del dna, nella parte in cui prende atto della possibile contaminazione del gancetto di reggiseno".
Sembra destinata comunque ad essere sicuramente impugnata in Cassazione la sentenza con la quale la Corte d'assise d'appello di Perugia ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall'accusa di avere ucciso Meredith Kercher.
Lo si e' appreso in ambienti giudiziari. Il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola ha comunque preferito evitare commenti. ''Non ci sono grandi sorprese'' ha detto invece il sostituto procuratore Manuela Comodi pubblico ministero in primo e secondo grado. ''Mi sembra - ha aggiunto - che ci siano grandi spazi per impugnare la sentenza. Compito che spetta comunque solo alla procura generale''.
''Aumenta l'amaro in bocca'' dopo la lettura le motivazioni dell'assoluzione di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox, commenta a sua volta l'avvocato Francesco Maresca legale di parte civile per la famiglia di Meredith Kercher insieme a Serena Perna.
Per il legale i due giovani sono stati assolti ''con formula dubitativa''. ''Nelle motivazioni - spiega - si richiama infatti la mancanza di prove''. Per l'avvocato Maresca i giudici di secondo grado ''hanno tenuto in considerazione solo la linea delle difese in tutti i loro passaggi''. ''A loro avviso - aggiunge - e' da buttare l'intero processo di primo grado. C' e' comunque ampio margine - conclude l'avvocato Maresca - per un ricorso in Cassazione''.

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