PERUGIA - Apprendo con favore la sentenza di primo grado emessa dal giudice Alberto Avenoso sulla strage dell'Umbria Olii di Campello sul Clitunno, nella quale nel 2006 persero la vita 4 dipendenti di una ditta esterna. Anche se la ritengo leggera rispetto a quanto accaduto (l'amministratore delegato Giorgio Del Papa è stato condannato solo a 7 anni e 6 mesi e al risarcimento dei familiari delle vittime, pena inferiore a quanto richiesto dalla stessa accusa) la considero egualmente un segnale chiaro rispetto ai moderni padroni, che in nome del profitto si sentono titolari del diritto di vita e di morte dei propri dipendenti”. Lo dichiara il capogruppo regionale del Prc – Fds Damiano Stufara, osservando che “in un Paese dove molte aziende non rispettano le norme sulla sicurezza, dove tra morti bianche e incidenti gravi sembra di assistere ad un bollettino di guerra, questa sentenza, come quella per il rogo della Thyssen krupp di Torino, pone un punto fermo nella distinzione tra gli operai vittime degli incidenti sul lavoro e la dirigenza aziendale responsabile dell'applicazione delle norme sulla sicurezza”.

Per Stufara “non possiamo assistere ogni volta allo squallido tentativo di far cadere le responsabilità sugli operai arrivando a punte di cinismo intollerabile, come nel caso della Umbria Olii, in cui si è giunti a chiedere addirittura il risarcimento dei danni ai familiari delle vittime per 35 milioni di euro. Questo non è tollerabile. Il Gruppo regionale di Rifondazione comunista è impegnato da sempre nella predisposizione di norme più stringenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro e nella vigilanza sulla loro applicazione. Ci sentiamo vicini al dolore dei familiari delle vittime e vigileremo, per quanto di nostra competenza, affinché la sentenza venga applicata”.
 

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