Wu Ming vs Comunione e Liberazione
Di Wu Ming
Che volete farci, a noi la Compagnia delle Opere...
Ieri in tutta Italia era il giorno della Colletta Alimentare gestita dalla Fondazione Banco Alimentare. Quest’ultima è stata fondata da don Luigi Giussani (1922-2005), capo e massimo ideologo di Comunione e Liberazione, ed è affiliata alla Compagna delle Opere (braccio imprenditoriale di Comunione e Liberazione). La Colletta Alimentare era sponsorizzata da varie banche, dalla Coca Cola etc.
Su Twitter due nostre frasette hanno scatenato un putiferio, ve le riproponiamo qui:
«Sorry, noi a Banco Alimentare non diamo niente, non perché non vogliamo dare ai poveri (lo facciamo in altri modi), ma perché è di CL.
E che CL, con tutti i soldi che ramazza ogni giorno, si faccia bella anche con quelli della nostra spesa al supermercato, beh… No, grazie.»
Questa la nostra posizione: noi preferiamo non avere a che fare con la Compagnia delle Opere e preferiamo altri canali. Posizione espressa in meno di 300 caratteri. Che però, evidentemente, hanno messo il polpastrello in una grossa piaga. Ma tempo al tempo.
Fermo restando che è più che mai necessaria una critica del concetto di “beneficenza” – critica dura da esprimere (perché ti rispondono sempre col ricatto morale anziché con argomenti) ma che è sempre appartenuta al filone radicale e rivoluzionario e oggi, per fare un esempio, vede in Slavoj Žižek un valido, donchisciottesco interprete (si veda il video qui sopra) -, noi non ci siamo limitati alla pars destruens. A chi ci chiedeva quali fossero a nostro parere le alternative, abbiamo risposto che sono molteplici. Se si vogliono aiutare poveri, marginali, senzacasa, in tutte le città esistono associazioni non cielline, laiche, che fanno un lavoro meno strombazzato, meno ammanicato ma molto importante e, soprattutto, non meramente caritatevole. Per Bologna, abbiamo indicato l’Associazione Amici di Piazza Grande. Ci abbiamo collaborato in varie forme, e intendiamo collaborare anche in futuro.
Anche nello stesso identico settore in cui opera la Fondazione Banco Alimentare esistono alternative, ad esempio Last Minute Market. Lo ha ricordato la giornalista Valentina Avon, e abbiamo rilanciato la sua segnalazione.
Fin qui tutto piuttosto semplice, no? Siamo pienamente nel diritto di critica, giusto? Per giunta esercitato a partire da un dato di fatto innegabile: la Fondazione Banco Alimentare fa parte del grande mondo ciellino, col quale è legittimo non voler instaurare rapporti.
Règaz, volete vedere cos’è successo dopo la nostra presa di posizione? Cliccate qui. E se avete un po’ di tempo, cliccate anche sui link che vengono proposti. Grazie mille a Filippo Cioni per il compendio.
Per favore, se volete commentare qui sotto, fatelo solo dopo aver letto l’intero “storify” di Cioni e qualcuno degli articoli linkati dentro. E grazie anche a voi che sopportate ‘sti quattro cacaminchia!
Fonte: Giap
Da: controlacrisi.org

Wednesday
30/11/11
10:02
Preferirei una Società nella quale non ci fosse bisogno di fare queste collette,ma dove tutti possano disporre giornalmente di ciò che gli è necessario per vivere una tranquilla e dignitosa esistenza.
P.S. Non ce l'abbiamo con i ricchi, è che non vogliamo che vi siano più i poveri !
Tuesday
29/11/11
17:59
Non sarebbe meglio una bella campagna di sensibilizzazione contro lo spreco, immondo, di cibo? Non credo che la maggior parte delle persone che donano alla Colletta Alimentare, sappiano o si chiedano se dietro ci sia CL od un'altra organizzazione. Semplicemente, donano. Nella speranza che sia un dono utile.