Città di Castello celebra i 100 anni della Fattoria Autonoma Tabacchi
di Enrico Bocciolesi
CITTA’ DI CASTELLO - Dalle ore 16, presso la sede della F.A.T. (Fattoria Autonoma Tabacchi) in via Oberdan si è svolto il dibattito “La Fattoria Autonoma Tabacchi: la sua storia, i suoi protagonisti”, in collaborazione con il Circolo Culturale Luigi Angelini, l’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere e l’Istituto di storia politica e sociale Venanzio Gabriotti, moderato dal prof. e scrittore Alvaro Tacchini che ne ha introdotto le relazioni e dibattiti.
Lo storico Tacchini, ha proseguito introducendo al valore implicito incarnato da persone, in questo caso le tabacchine, che hanno contribuito alla stessa formazione culturale della cittadina tifernate e delle zone limitrofe, promuovendo le attività intraprese dalla fattoria tabacchi, inizialmente composta da una ventina di operaie e ad oggi in continuo aumento.
Il presidente Luigi Chieli del Circolo Culturale Luigi Angelini ha rilanciato il pregio di tale iniziativa culturale che si pone come base per un studio storico della città, ma è anche occasione di riflessione sulle politiche produttive e di sviluppo adottate dalla Fattoria Autonoma Tabacchi, ad oggi votate all’ampliamento produttivo e la riqualificazione ambientale.
A seguire, si sono tenute le relazioni del prof. Ermanno Bianconi, della dott.ssa Cristina Saccia e di Dino Marinelli hanno posto l’attenzione sul valore implicito delle lavoratrici “tabacchine”, coloro che hanno rappresentato il motore dell’attività lavorativa, nei periodi di crescita della F.A.T. e di ampliamento demografico della città. Numerosi gli aneddoti e detti che sono stati utilizzati per richiamare alla memoria dei più, le figure fondanti di una realtà produttiva che ad oggi ha varcato la soglia dei 100 anni, come altre poche realtà produttive hanno fatto su scala nazionale.
Mentre l’interesse del prof. Gianfranco Godioli si è rivolto all’aspetto culturale esercitato dalla trasmissione d’azienda Radio F.A.T., strumento di diffusione di parodie di canzoni, spaccati di vita aziendale, brani di satira e veline proposte con il “nella osta” del Dott. Silvio Donadoni.
Il prof. Sergio Miele ha poi relazionato “sulla realtà aziendale della fattoria come realtà proiettata al futuro, che ha fatto tesoro dei 100 anni trascorsi, volgendo l’attenzione alle tecnologia e ai trascorsi economici precedenti. Il tutto avviene in un’ottica di social responsibility, ovvero si verifica in base ad azioni focalizzate alla produzione di un tabacco idoneo, capace di rispondere alle esigenze del consumatore. Le crescenti richieste, sulla social responsibility che provengono dal contesto internazionale, mettendo in atto una serie di attività, anche per questo l’azienda che attualmente collabora con centri di ricerca universitari e farmacologici, in quanto gli obiettivi che ci siamo posti riguardano anche lo studio di molecole antiossidanti e il risultato che possono produrre sulla salute del consumatore stesso. Stiamo incentrando le nostre attività sul benessere, sia della pianta e della coltura di tabacco, sia dell’utente finale che può così ricorrere a un prodotto ottimale e di qualità. Aver superato il traguardo dei primi 100 anni ci fa ben sperare per il prossimo secolo, auspicando al continuo incremento delle nostre a attività commerciali orientate al benessere della persona in momenti come l’odierno in cui se ne registra particolare necessità”.
Secondo il presidente della FAT Fabio Rossi, gli eventi culturali che si sono succeduti e il successo che hanno riscosso, dalla mostra fotografica alla pubblicazione edita da Petruzzi editore hanno evidenziato l’aspetto unitario ed emotivo, che emerge nella grandezza della “famiglia” della fattoria, composta appunto da ogni persona che vi contribuisce al continuo successo.
Considerando come in questo istante si riesca a mantenere oltre mille stipendi, in un momento negativo per il tabacco, legato sia alla crisi sia alla minore produzione, abbiamo dunque deciso di continuare con investimenti importanti. Nonostante la crisi globale stia penalizzando numerose attività produttive e commerciali, noi ci siamo posti l’obiettivo di ampliare lo spettro di interesse aprendo anche alle stesse energie rinnovabili

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