PERUGIA - In occasione delle "tradizionali fiere di San Florido", nell’ambito del controllo coordinato del territorio in materia economica e finanziaria, la Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello ha intensificato i controlli per contrastare il commercio di prodotti contraffatti e potenzialmente dannosi per i consumatori.

Gli interventi dei militari hanno consentito alle fiamme gialle Tifernati di effettuare controlli mirati con lo scopo di scoraggiare i venditori abusivi di prodotti di abbigliamento con marchi contraffatti ed incrementare i controlli ad esercizi commerciali tenuti agli obblighi di certificazione dei corrispettivi. Diverse sono state le pattuglie impiegate all'ingresso della città.

Successivamente, i finanzieri hanno avviato una serie di controlli per le vie del centro cittadino, constatando che diversi venditori, per lo più extracomunitari, avevano allestito dei punti vendita “mordi e fuggi”, veri e propri bazar a cielo aperto che funzionavano per pochi minuti, giusto il tempo necessario per esporre e vendere alcuni prodotti, spostandosi poi celermente in una diversa area della fiera.

Per eludere i controlli, inoltre, i venditori utilizzavano telefoni cellulari con i quali segnalavano la presenza delle forze dell’ordine, tanto che, alla sola vista degli uomini delle Fiamme Gialle, gli stessi si sono precipitosamente dileguati per le vie del centro storico tifernate, abbandonando tutta la merce esposta.

Al termine delle necessarie verifiche, i finanzieri hanno sequestrato oltre 700 prodotti con marchio contraffatto tra i quali capi di abbigliamento (giubbini, felpe e maglioni), borse, scarpe e accessori riproducenti il logo contraffatto di noti marchi industriali quali ADIDAS, FRED PERRY, PEUTEREY, WOORLICH, MONCLER, NIKE, LOUISS VUITTON, BURBERRY, HERMES, DOLCE & GABBANA, PRADA, GUCCI E NORTH SAILS per un valore commerciale di Euro 50.000 circa.

Le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Perugia sono 6 e dovranno rispondere dei reati di commercio di prodotti con marchi contraffatti e ricettazione e immigrazione clandestina. Inoltre, a quattro di loro sono state anche sequestrate le autovetture utilizzate per il trasporto delle merci contraffatte.

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