PERUGIA - “Drogati” del web? Gli psicologi sono pronti a raccogliere il vostro S.O.S. “Le nuove dipendenze: Internet, strumento o trappola?” è il tema al centro del seminario in programma martedì 22 novembre (ore 18,30) a Perugia, presso lo Studio Psychè, in via del Macello 4. L’incontro (che si inserisce nella Settimana del Benessere Psicologico 2011, organizzata dall’Ordine Regionale degli Psicologi) metterà sotto la lente, l’Internet Addiction Disorder per far luce sul lato “buono” e quello insidioso del web.

Ma come distinguere quando la Rete si trasforma da tessuto in trappola? “A fare la differenza – avvertono le psicologhe e psicoterapeute Maria Costanza Calvio e Giusj Elisa Andronico - , non è tanto il tempo che si trascorre online, ma la qualità delle proprie relazioni”. In altre parole, se si usa il web per accorciare le distanze con amici o colleghi in carne ed ossa non c’è da preoccuparsi, ma se la nostra vita di relazione fuori della rete diminuiscedrasticamente deve scattare un campanello d’allarme. “In ogni caso – affermano – è bene non avere pregiudizi: l’uso di Internet non è necessariamente patologico”. A diffidare del web non soltanto genitori pre-digitali, ma anche le aziende: 6 su 10 in Italia hanno introdotto limitazioni nell’accesso ad Internet. “Per lo psichiatra Federico Tonioni – riferiscono le dottoresse Calvio e Andronico – almeno due iscritti a Facebok su 10 ne sono dipendenti mentre, secondo i dati di uno studio dell'Università di Perugia, su 10 persone quattro possono sviluppare abusi o dipendenza dal web, la maggior parte delle volte inconsapevolmente”. Nell'adolescenza le dipendenze più frequenti sono relative ai giochi di ruolo ed ai social network. In età adulta, i sintomi più frequenti sono scatenati dai giochi d'azzardo, dalla ricerca smaniosa di informazioni e dal desiderio compulsivo di visitare siti pornografici.

Eppure, secondo i più recenti dati diffusi dall’Istat, l’Italia è sotto la media europea nell’utilizzo di Internet, basti pensare che (a fronte dell’88% di Svezia e Paesi Bassi) nel nostro Paese il 48,9 per cento della popolazione di 6 anni e più utilizza la rete, ma solo il 26,4 per cento lo fa quotidianamente. Un atteggiamento sensibilmente differente per quanto riguarda l’uso del web si riscontra poi nelle diverse regioni Italiane. La Lombardia (55,7 per cento) è la più attiva seguita dalle province autonome di Bolzano e Trento (rispettivamente 55,0 e 54,5 per cento). Livelli di utilizzo molto più bassi si registrano nelle regioni del Mezzogiorno dove la quota degli utenti di Internet scende al 42,7 per cento. L’Umbria, con il suo 47% si colloca nella parte medio bassa della classifica, mentre le regioni più svantaggiate sono la Campania (40,4 per cento) e la Basilicata (40,8 per cento).

Condividi