Terni/ Concesso rito abbreviato a Giuliano Marchetti: aveva ucciso la convivente
TERNI – E’ stata accolta la richiesta di rito abbreviato avanzata da Giuliano Marchetti, il 43enne ternano che il 23 marzo scorso uccise con un colpo di fucile la sua convivente Marianna Vecchione, di 36 anni.
La richiesta avanzata a pochi giorni dall'inizio del processo la cui prima udienza è fissata per il prossimo 25 Novembre, in Corte d'assise, a Terni.
Se con questa mossa il Marchetti si addossa di fatto la responsabilità dell’omicidio, dall’altro ha evitato il massimo della pena per il delitto commesso, ovvero l’ergastolo, potendo al tempo stesso usufruire dello sconto di un terzo della condanna.
Marchetti uccise la sua convivente al termine di una violenta lite, allorché, alla presenza dei due figli di 3 e 7 anni, imbracciò il fucile sparando un colpo che centrò in pieno petto la Vecchione che si trovava in camera da letto.
Per discolparsi l’uomo ha sempre sostenuto che il colpo di fucile partì accidentalmente nel corso di una colluttazione, perché la sua intenzione era solo quella di spaventare la più giovane compagna. Una tesi, questa, che venne però contraddetta dagli esiti dell’autopsia, secondo quanto sostenuto dall'avvocato di parte civile, Massimo Proietti che ha rilevato come " Marianna, prima di essere uccisa con un colpo sparato volontariamente, fu picchiata selvaggiamente con un corpo contundente ".
Il Marchett, dopo aver trascorso 100 giorni in carcere, ne è comunque uscito l’8 luglio scorso a seguito degli arresti domiciliari che gli sono stati concessi dal GIP, Pierluigi Panariello.

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