PERUGIA - Sull’Umbria piovono milioni, è successo così, all’improvviso, prima a Gubbio con una vincita stramilionaria al Superenalotto e poi a Roma, dove la presidente Marini, ha trovato nella sua calza appesa al camino del Ministero per i rapporti con le Regioni, ben duecentocinquantatre milioni di euro. Non è che il Ministro Fitto abbia preso le sembianze di una benefica befana, perché, scherzi a parte, il raggiungimento di questo prestigioso quanto desiderato obiettivo è stato il frutto di una laboriosa opera di concertazione e di collaborazione fra istituzioni, che di questi tempi non è sempre dato di vedere. Insomma, adesso i soldi ci sono, finalmente, adesso tutti quei punti indicati nel Piano di Attività Regionale, che erano rimasti in sospeso, potranno essere portati a termine perché i soldi ci sono e sono tanti. Nessun regalo, per carità, quei soldi l’Umbria se li è guadagnati con la pazienza, la sagacia e la competenza dimostrati in questa occasione dalle sue istituzioni, pertanto sono soldi meritati, anche perché richiesti per attuare tutta una serie di misure a vantaggio dello sviluppo regionale e sono quindi già stati destinati ai vari assi di investimento per essere inseriti negli obiettivi operativi e relative modalità attuative .

Per completare il successo dell’operazione le pratiche burocratiche dovranno essere le più veloci possibili, per permettere l’impiego delle risorse in direzione della realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano Regionale. L’Umbria quindi aspetta di vedere impiegate rapidamente e al meglio quelle risorse tanto tenacemente cercate per realizzare quelle “modernita’” infrastrutturali, sociali, economiche che ancora le mancano per poter competere negli scenari del terzo millennio. Abbiamo già detto che non dovrà sicuramente essere un’attesa troppo lunga, perché altrimenti diverse situazioni di crisi presenti sul territorio si aggraverebbero ulteriormente fino a diventare difficilmente salvabili anche a fronte della disponibilità di risorse, e si dovrà anche tenere conto di una intelligente quanto equa disponibilità ad interpretare le priorità territoriali e sociali.

In questo caso la politica di casa nostra dovrà dimostrare tutta la sua capacità di superare vecchi egoismi, visioni ristrette, municipalismi, arretratezza culturale, insomma quella zavorra che ancora intralcia il cammino della nostra regione verso un modello di sviluppo che sappia rispondere alle sue esigenze attuali. Ci auguriamo che ne sarà pienamente capace in modo da non vanificare il brillante risultato dell’operazione portata a termine presso il Ministero . In questa ottica c’è da augurarsi anche che decisioni e destinazioni specifiche vengano il più possibile partecipate dalle categorie economiche e sociali di riferimento, evitando inutili quanto dannosi dirigismi che tanto nuocciono all’immagine della buona politica. Insomma quella che si presenta alla politica e ai politici umbri, dopo la felice conclusione del confronto fra Regione e Ministero degli affari regionali è una vera e propria occasione per un rilancio di immagine, in un momento di non grande splendore per la politica e i politici di casa nostra. Seguiamo le parole del Poeta : “ Fu vera gloria? Ai posteri l’aspra sentenza………..”

Gian Filippo Della Croce 

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