PERUGIA - ''Mi dispiace contraddire il capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Raffaele Nevi, ma devo precisare che la Regione Umbria non ha previsto nessuna stabilizzazione del personale precario delle comunita' montane, come lui ha affermato'': lo dice l'assessore regionale Gianluca Rossi, replicando all'annuncio di Nevi di una ''opposizione durissima nei confronti di una possibile stabilizzazione del personale precario delle comunita' montane''.

Dati alla mano - riferisce un comunicato di palazzo Donini - Rossi precisa che ''complessivamente i dipendenti delle comunita' montane sono 929, di cui 901 a tempo indeterminato e 28 a tempo determinato. Va precisato che i 28 'precari' sono tutti operai forestali e non dipendenti pubblici. Quindi, non ci sara' nessuna stabilizzazione di dipendenti di nessuna tipologia contrattuale''.

''Rifiutiamo la logica di alimentare polemiche infondate e basate sulla menzogna - ha aggiunto Rossi - e il consigliere Nevi sa bene di mentire, perche' dovrebbe avere una conoscenza approfondita dell'argomento, visto che era presente in commissione consiliare quando sono stati discussi questi temi. Sorprende, quindi, la volonta' di costruire una polemica su una notizia non reale e che distorce anche i contenuti dell'intesa siglata ieri tra Regione Umbria e rappresentanze sindacali della Cgil, Cisl e Uil, con la quale si da' attuazione alla riforma delle comunita' montane salvaguardando i posti di lavoro di tutti i dipendenti a tempo indeterminato''.

''Vogliamo ricordare al consigliere Nevi - conclude Rossi - che dietro ogni singolo contratto c'e' una persona e ci sono delle famiglie gia' fortemente messe a dura prova da un Governo, anche da lui rappresentato, giunto ormai al capolinea e non credibile a livello internazionale. Il consigliere Nevi dovrebbe smetterla di fare propaganda politica giocando sulla pelle delle famiglie e dei lavoratori che, in ogni caso, in questo momento non godono di molti privilegi''.
 

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