La Banca di Mantignana incontra i soci di Bastia e di Ponte San Giovanni
PERUGIA (AVINEWS) - È stata un’occasione per aprire un confronto con i propri soci e i propri clienti, per conoscere da vicino le problematiche del tessuto economico e sociale delle zone di Ponte San Giovanni e Bastia, dove la Banca di Mantignana ha le sue filiali, e anche per capire qual è la strada giusta da percorrere in questo momento di crisi economica. Da questi presupposti sono ripresi gli incontri territoriali promossi dalla Banca di credito cooperativo umbro di Mantignana che, dopo gli appuntamenti di Marsciano e Città di Castello, ha visto riunirsi a Ponte San Giovanni, lunedì 24 ottobre, i soci delle due filiali con i massimi dirigenti dell’istituto di credito cooperativo, il presidente Antonio Marinelli e il direttore generale Marcello Morlandi. Sono circa 140 i soci della succursale di Ponte San Giovanni e circa 50 quelli di Bastia per due filiali che si presentano con una compagine sociale soddisfacente.
“È stata un’occasione per parlare delle difficoltà - ha ribadito il presidente Marinelli – e per cercare di capire cosa possiamo fare e a chi rivolgere il nostro aiuto. È un momento abbastanza complesso e impegnativo e, nonostante ciò, cercheremo di stare più vicino a chi è in difficoltà, sempre nel limite del possibile. Il confronto serve anche a questo, a capire cosa possiamo fare di più e nel modo migliore”. “Non siamo qui per fare lezione di economia – ha sottolineato il direttore Morlandi -, il nostro intento è cercare di far parlare i soci. La difficoltà sta proprio in questo: far esprimere quali sono le difficoltà e le urgenze da affrontare”. Durante l’incontro, infatti, si è parlato di crisi economica e di come le Banche di credito cooperativo sono riuscite a reggere nonostante il momento critico che ha investito il mondo bancario. “La crisi c’è e si tocca con mano – ha aggiunto Marcello Morlandi -, per fortuna non abbiamo incontrato grosse difficoltà e, anche se la raccolta comincia ad esaurirsi, non abbiamo chiuso del tutto ‘i rubinetti’ come è successo ad altre banche, anzi continuiamo ad aiutare chi ne ha bisogno”. Il direttore Morlandi ha, poi, fatto riferimento a cosa è accaduto negli ultimi 20 anni nel mondo bancario e finanziario. “Abbiamo assistito a megafusioni di grandi gruppi bancari – ha ricordato Morlandi -, per alcuni economisti era la strada giusta da seguire. Ora ci si è resi conto che proprio queste operazioni hanno perso il loro carattere di localismo sul quale noi Bcc invece puntiamo e che rappresenta il nostro punto di forza. Abbiamo potuto constatare, inoltre, come alle prime avvisaglie della crisi questi megagruppi non siano stati vicini alle medie e piccole imprese”.
“Il nostro obiettivo è quello di cercare di essere sempre più professionali – ha ribadito il direttore Morlandi -, tentando di dare delle soluzioni concrete per diventare effettivamente una società di servizi per i nostri soci e clienti”. Un accenno è stato fatto, infine, anche ai tempi previsti per la fusione tra le due consorelle: la Bcc di Mantignana e la Bcc di Perugia. Dopo il parere favorevole che dovrebbe emergere durante le assemblee straordinarie dei soci delle due Banche di credito cooperativo, che si terranno tra il 26 e il 27 novembre, i primi di gennaio 2012 prenderà il via ufficiale l’avvio della nuova Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro società cooperativa.
All’incontro erano presenti anche i due direttori delle filiali di Bastia e Ponte San Giovanni, rispettivamente Sergio Gambacorta e Lorenzo Montelatici.
Rosaria Parrilla

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