Papa/ Ad Assisi 176 rappresentanti di religioni non cristiane, 76 i musulmani
ASSISI - Alla Giornata interreligiosa di Assisi del 27 ottobre, promossa da Benedetto XVI, hanno aderito 176 esponenti di diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche: la conferma arriva da mons. Pier Luigi Celata, segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, secondo quanto riferisce oggi il settimanale della Chiesa umbra La Voce in uno speciale dedicato all'evento.
Sono attese quattro personalita' in rappresentanza delle religioni tradizionali di Africa, America e India.
Il rappresentante della tradizione religiosa indiana partecipa per la prima volta alla Giornata di Assisi. L'africano prof. Wone Abimbola offrira' una riflessione sul tema della Giornata. Per quel che riguarda il subcontinente indiano, hanno accettato l'invito del Papa 18 persone: cinque personalita' hindu, con due accompagnatori. Tra loro, il prof. Rajhmoon Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, che gia' partecipo' alla Giornata del 1986. Inoltre, tre jainisti, cinque sikh, uno zoroastriano; un bahai, che per la prima volta e' presente a una Giornata di Assisi.
Per le altre religioni di origine asiatica, ci saranno 67 buddisti, di cui 16 capi-delegazione provenienti da undici Paesi. E' poi atteso il presidente dell'Associazione del confucianesimo, dalla Corea del Sud. Da Hong Kong verra' il presidente dell'Associazione del taoismo. Hanno inoltre confermato la loro presenza due delegazioni shintoiste dal Giappone, con un totale di 17 partecipanti. Tra le nuove religioni del Giappone sono da registrare esponenti di quattro denominazioni, per un totale di 13 persone.
La partecipazione musulmana - spiega La Voce - e' risultata condizionata da alcuni fattori, sia per il numero che per il livello di rappresentativita', come la situazione socio-politica in diversi Paesi arabi a forte maggioranza musulmana del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo. Si e' poi verificata la quasi coincidenza con il pellegrinaggio alla Mecca e con la Conferenza interreligiosa annuale di Doha, in Qatar. Dai Paesi arabi e medio-orientali, e dai Paesi occidentali sono comunque attesi 48 esponenti. Tra queste personalita', piu' precisamente dall'Azerbaigian, lo sheick-ul Islam Allahshukur Pashazade, presidente della Direzione dei musulmani del Caucaso. Ci sara' anche un rappresentante del re dell'Arabia Saudita, piu' precisamente il viceministro dell'Educazione, Faisal Al Muammar; quindi il rappresentante del re del Marocco, il ministro delle Pie Fondazioni e degli Affari islamici, Ahamd Tawfiq, e un membro della famiglia reale della Giordania, Ghazi bin Muhammad.
Dalle precedenti Giornate di Assisi a quella attuale vi e' stato un crescendo di partecipanti musulmani: 11 nel 1986, 32 nel 2002, 50 quest'anno. Dai paesi dell'Asia del Sud e del Sud-Est a maggioranza musulmana (che comprendono il 60 % dei musulmani nel mondo) hanno confermato la loro partecipazione 5 personalita', provenienti da Pakistan, Bangladesh, Thailandia e Indonesia.
Da quest'ultimo Paese, in particolare, che conta il piu' grande numero di musulmani nel mondo (circa 190 milioni) sono attesi esponenti delle due maggiori e piu' influenti organizzazioni islamiche: la Muhammadiyah e la Nahdlatul Ulama.

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