PERUGIA - Arrestati dalla polizia quattro tunisini in Piazza del Bacio a Perugia perche' vendevano hascisc e cocaina: due hanno 19 anni, uno 30 e uno e' minorenne. L'accusa e' detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, con l'aggravante, per i tre maggiorenni, di aver determinato a commettere il reato il connazionale minorenne.

Gli arresti sono arrivati nell'ambito dell'attivita' di controllo che normalmente la squadra mobile (diretta da Marco Chiacchiera ) svolge nella zona della stazione di Fontivegge ed, in particolare, in Piazza del Bacio.

Gia' da qualche giorno gli agenti avevano notato quattro giovani maghrebini (tutte ''facce nuove'') prendere contatti con persone note come tossicodipendenti, per poi allontanarsi insieme ai possibili ''clienti'', facendo infine ritorno sul posto, di nuovo in attesa.

Fino a ieri tutti i tentativi di bloccarli erano andati a vuoto non solo perche' la zona e' ricca di nascondigli, ma anche perche' uno dei quattro svolgeva funzioni di ''vedetta'', avvisando gli altri dell'arrivo delle pattuglie, nonostante operassero in borghese. Nella tarda mattinata di ieri, pero', la polizia e' riuscita a bloccare i quattro.

Uno di loro - riferisce stamani la questura - con un forte colpo di tosse ha espulso un involucro in cellophane, con un grammo di cocaina. Un altro ha cercato di gettare via un pacchetto di sigarette con dieci grammi di hashish ed un terzo tunisino aveva in tasca tre involucri in cellophane di un grammo l'uno di cocaina.

I tre maggiorenni ora sono in carcere a Capanne, il minorenne in quello di Firenze. Quest'ultimo, sottoposto agli accertamenti dattiloscopici, e' risultato destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale dei minori di Roma per uno scippo commesso nella Capitale.

Sempre ieri, la Mobile ha sequestrato 1 chilo e 450 grammi di hascisc in panetti da un etto, nascosti all'interno di un contatore dell'acqua di Via Cesare Caporali, in pieno centro storico. L'insolito ''pacco'' era stato rinvenuto da un addetto alla lettura dei contatori, che aveva poi avvertito la polizia.
 

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