TERNI - E' gia' stata dimessa dall'ospedale di Terni, in buone condizioni di salute, la donna di 47 anni che una settimana fa e' stata sottoposta ad un intervento chirurgico considerato unico nel suo genere che ha permesso di asportare, con l'aiuto di una innovativa tecnica robotica mininvasiva, un tumore di dieci centimetri della ghiandola surrenalica.

L'intervento - secondo gli esperti il primo a livello internazionale per questo tipo di patologia - e' stato compiuto dall'equipe medica del professor Ettore Mearini, direttore della struttura complessa di chirurgia urologica mininvasiva del ''Santa Maria'', che oggi in una conferenza stampa ne ha spiegato i dettagli.

''L'intervento - ha detto - e' stato originale non solo per l'applicazione del robot nella rimozione di una massa tumorale cosi' voluminosa, ma anche per la duplice applicazione sulla stessa paziente, necessaria non solo nel surrene ma anche nell'utero, dove era presente una lesione di cinque centimetri''.

La scelta di intervenire con questa tecnica, ha spiegato ancora Mearini ''e' stata pero' fatta perche' su malattie del genere la radicalita' chirurgica e' un elemento determinante''. ''Seppure con difficolta' - ha aggiunto - l'intervento, durato cinque ore e compiuto attraverso sette piccoli buchi di pochi millimetri, e' comunque risultato efficace con la rimozione dell'intera massa''.

La tecnica robotica mininvasiva e' stata acquisita recentemente dal reparto di alta specializzazione del nosocomio ternano. ''Questa innovazione tecnologica - ha sottolineato il direttore generale del ''Santa Maria'' Gianni Giovannini - permette di rispettare le strutture anatomiche del paziente e di garantire il pieno recupero e la piena funzionalita'''.
 

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