Rifondazione comunista di Perugia ritiene inaccettabile che la Questura al momento non abbia ancora autorizzato il corteo della Fiom a Roma in occasione dello sciopero generale di otto ore indetto per il 21 ottobre contro il piano Fiat.

Se l'autorizzazione non fosse concessa ci troveremmo di fronte ad una gravissima violazione delle libertà e dei diritti. Dopo i fatti di Roma occorre una reazione democratica, non certo tornare alla logica della repressione della protesta non violenta e pacifica di cui la Cgil e la Fiom sono espressione e garanzia.

La Fiom e i lavoratori hanno infatti il diritto di scioperare, manifestare e sfilare in corteo a Roma per denunciare al paese l'assenza di un piano industriale nazionale da parte di Fiat e la mancanza di una politica industriale pubblica sulla mobilità sostenibile da parte del governo. Per i diritti, per il lavoro.

Non solo siamo con i lavoratori e la Fiom in questa battaglia, ma ci sentiamo anche impegnati a denunciare con nettezza, se fosse confermato, l'impedimento del corteo e del conseguente restringimento degli spazi democratici.

 

Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia

 

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