(di Eva Bosco) (ANSA) - ROMA - Cattolici in 'conclave', domani a Todi, per prospettare scenari futuri, mettere giu' idee, far incontrare persone che prossimamente potrebbero anche giocarsi un ruolo in prima persona nello scacchiere politico. Il tutto con la benedizione del capo dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, che aprira' i lavori con un suo intervento.

Del resto era stato proprio lui, nella prolusione al Consiglio Cei - quella dell'appello a ''purificare l'aria'' - a parlare di un ''soggetto cattolico di interlocuzione politica''.

Sul forum che si terra' tra le mura francescane della cittadina umbra si sono appuntate tante attenzioni. Perche'? Perche' da qui potrebbe uscire un elemento di novita' in grado di scompaginare le carte della politica. A destra come a sinistra, non a caso si resta guardinghi ne' trapela grande entusiasmo tra gli esponenti ora in gioco.

I promotori di Todi - un gruppo di organizzazioni, dalla Cisl alle Acli, da Mcl alla Compagnia delle Opere, riunite attorno al Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattoliche nel mondo del lavoro, guidato da Natale Forlani - giurano di non avere nessuna intenzione di fondare un partito ne' vogliono sentir parlare di leader. Pero' guardano con attenzione all'esperienza del Ppe - ne' troppo a destra ne' troppo a sinistra; sperano che per ora il governo non cada per avere il tempo utile a organizzarsi; vogliono un nuovo sistema elettorale; e puntano a rompere il bipolarismo. Il tutto supportato da un solido pacchetto di contenuti, fatto di progetti per la famiglia, il sociale, il lavoro.

Il partito, non lo faranno (non sono le associazioni a fare i partiti e neppure i vescovi, affermano). Ma di sicuro vogliono che qualcuno lo faccia o perlomeno cominci a pensare a raccogliere le loro proposte. Per fare un partito servono alcune componenti essenziali da mettere a disposizione, componenti che si ritrovano tutte tra i partecipanti al forum di domani: le idee, con economisti e intellettuali; i soldi, con alcuni pezzi grossi delle banche; un bacino di voti, con le associazioni. Il parterre di Todi parla di questo.

Con i rappresentanti dell'associazionismo cattolico ci saranno il Rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi; il leader della Cisl Raffaele Bonanni; il fondatore di Sant'Egidio Andrea Riccardi; l'economista Stefano Zamagni; il banchiere Corrado Passera, consigliere delegato di Banca Intesa che qualcuno, in scenari di stampa, ha addirittura immaginato futuro ministro del Tesoro; il vice presidente di Unicredit Fabrizio Palenzona; il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti.

Quel che e' certo e' che nella base cattolica cova qualcosa, per lo meno un disagio e un desiderio di voltare pagina. E lo si coglie bene da quanto scrivono i giornali diocesani. ''Abbiamo il dovere di dire una parola sulla vita politica del nostro Paese'', afferma per esempio il vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, su La voce del Popolo di Brescia.

''C'e' un filo da riannodare tra impegno sociale, ecclesiale e politico'', aggiunge la Difesa del Popolo di Padova. Gente Veneta traccia il profilo di ''un leader che perde carisma'', la cui ''onnipotenza si offusca'', perche' ''chi lo segue sta cominciando a crescere, a diventare adulto, si pone le domande che lo portano a incrinare la sua fiducia assoluta nel leader''.

Quello - scrive il foglio diocesano di Venezia - che ''sta accadendo nella scena della politica italiana ai leader dei due grandi partiti di maggioranza''.

 

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