Cattolici /Quelli del Pdl a Norcia, alla vigilia dell’incontro di Todi
(Di Isabella Pistolesi) (ANSA) - NORCIA - Un messaggio al forum dei cattolici che comincia domani a Todi e una "prospettiva culturale, valoriale e politica": il partito dei moderati, dove cattolici e laici credenti e non credenti si impegnino in un percorso comune "partendo da pochi (ma buoni) principi condivisi di ispirazione cristiana". E' il senso degli "Incontri di Norcia" promossi per la settima volta dalla fondazione Magna Carta, secondo l'auspicio espresso dal vicepresidente dei senatori del Pdl e presidente onorario della stessa fondazione, Gaetano Quagliarello.
La prima giornata dei lavori (che si concluderanno domani), sul tema "La forza della tradizione, le sfide del cambiamento", ha registrato anche l'intervento del ministro Maurizio Sacconi. Presenti fra gli altri Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
"Quest'anno Norcia - ha detto Quagliarello _ e' capitata in coincidenza con un altro evento che sempre in Umbria avra' inizio domani a Todi, cioe' l'incontro delle associazioni che si riconoscono nel Forum dei cattolici che in qualche modo rivendicano una presenza dei cattolici nella vita civile in un momento di profonda crisi. Questa coincidenza provvidenziale ci spinge ad evidenziare che queste nuove energie devono collocarsi in una cornice che non puo' vedere i cattolici ritrovare un protagonismo in quanto tali. Si deve avere l'ambizione di parlare anche ad altri".
"Sarebbe grave -secondo Quagliarello_ se quell'appuntamento venisse letto come un ritorno identitario che esclude e non include". E' inoltre "ingiusto - ha osservato ancora - parlare di irrilevanza politica dei cattolici in Italia".
Secondo il ministro Sacconi, e' dai "valori non negoziabili della persona che bisogna partire. Troppi cattolici - ha affermato - per opportunismo sono pronti a negoziare questi valori. Quindi ognuno si pronunci, ognuno si schieri su questi valori, credente o non credente che sia. Non c'e' vitalita' economica, non c'e' vitalita' sociale se non c'e' il riconoscimento del valore della vita".
"La scelta politica fondamentale - ha sottolineato ancora Sacconi - deve riguardare questi valori fondamentali e la discriminante di un sistema politico che vogliamo rimanga bipolare puo' essere segnata da molti temi, ma primo fra di essi e' la scelta relativa ai valori non negoziabili che sono quelli dell'accoglienza della nuova vita o della tutela della vita nelle condizioni di massima fragilita' come premessa per costruire il futuro".

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