Gubbio/ Guerrini non mette in discussione la coalizione, ma rompe con la Ercoli
GUBBIO – “Non c’è e non ci sarà da parte del Sindaco di Gubbio nessun atto azione o volontà di mettere minimamente in discussione il patrimonio rappresentato dalla coalizione del Centro Sinistra Unito. Poco interessano al Sindaco di Gubbio le legittime valutazioni o contenuti di qualsiasi tipo di comunicato stampa o di libere valutazioni dei mezzi di comunicazione, la politica e il governo della città si fanno con i fatti e non con le chiacchiere e le voci”: con queste parole il primo cittadino di Gubbio ha messo i puntini sulle “i”, dal suo punto di vista, nel corso di una conferenza stampa, riguardo alle voci che si sono rincorse sulla volontà da lui maturata di togliere le deleghe assegnate alla sua vice, Maria Cristina Ercoli.
Un attacco apparentemente conciliante, ma che è stato poi contraddetto dalle conclusioni alle quali è arrivato il primo cittadino di Gubbio che ha pienamente confermato la decisione di mettere fine ad un rapporto che evidentemente considera essersi ormai logorato oltre ogni limite.
“Ovvio e superfluo sottolineare – ha continuato Guerrini - come l’azione di questi primi quattro mesi di Amministrazione abbia visto Gubbio al centro di un contesto di crisi economica e sociale spaventosa e appesantita dai continui tagli del governo nazionale che impediscono alle amministrazioni comunali di portare avanti la gestione minimale dei servizi”. “Mi sarei aspettato quindi un atteggiamento costruttivo da parte di tutti a fare, a trovare soluzioni e non mi sembra che questo atteggiamento sia stato portato avanti da tre Consiglieri Comunali della FDS”.
Per Guerrini tutta la responsabilità, starebbe, dunque, da una sola parte, tanto che il primo cittadino ha rilevato come nei quattro mesi trascorsi non ci sia stato un solo comunicato, una sola presa di posizione da parte sua nei confronti della FDS. Ciò perché – ha sostenuto - “Chi ha ruoli istituzionali deve essere un bravo costruttore e non colui che alimenta le polemiche e quindi ho sempre collaborato con il segretario della Federazione della sinistra per risolvere le problematiche della città”.
Per avvalorare la sua tesi, Guerrini ha preso spunto da alcuni articoli di stampa basati su interpellanze e comunicati, uno dei quali risalente al 25 agosto 2011, nel quale si ironizzava sulla sua attività che lo avrebbe portato a collaborare con i giovani per la promozione di iniziative utili per la città. E al riguardo ha ribadito con fermezza la convinzione che i giovani siano “non solo il futuro, ma il patrimonio più grande che questa città possegga e che quindi non permetterà a nessuno di ironizzare su questo”.
Attacchi – ha aggiunto – che sono proseguiti anche nei confronti del Pd e del consigliere Regionale Smacchi sulla delicata questione di Umbra Acque ed anche sulla sua figura di sindaco che il Consigliere Lucio Panfili avrebbe definito una “scimmietta” (ed ora mi attendo delle scuse pubbliche da lui!), fino ad arrivare a colpevolizzare il presidente del Consiglio che va a prendere il caffè con componenti della minoranza.
E’ l’ora, perciò, di farla finita con gli schematismi “che portano a credere più alle chiacchiere che ai fatti” e che ledono la libertà individuale perché, indipendentemente dagli incarichi politici o istituzionali, “ognuno si deve sentire libero in questa città”.
Un’attenzione particolare il sindaco di Gubbio l’ha naturalmente dedicata al capitolo “lettere anonime” che sono giunte a lui e all’assessore Di Benedetto, annunciando una denuncia contro ignoti per le accuse che gli venivano mosse in quelle missive da anonimi che dovrebbero “trovare il coraggio di firmarsi”.
Altro capitolo, quello dei rapporti istituzionali con la Provincia, riguardo ai quali Guerrini ha ribadito l’importanza, in un momento difficile e di crisi come questo, di sviluppare sinergie che possano portare la città a collaborare con tutti gli organi istituzionali, evitando di chiudersi dentro i propri confini.
“C’è forse stata in questi mesi – si è anche chiesto - da parte del sindaco o dell’amministrazione un’azione che sia andata al di là del programma elettorale presentato?”. Naturalmente la sua risposta è stata un “no”, che ha poi rafforzato con i ringraziamenti che ha voluto rivolgere al consigliere Aldo Cacciamani e all’assessore Fabrizio Palazzari, che con il suo lavoro “ha garantito all’amministrazione comunale la possibilità continuare a portare avanti quei servizi che fino ad oggi sono stati attivati nella nostra città”.
Da qui l’invito alla chiarezza rivolto alla Federazione della Sinistra: “C’è di capire – ha spiegato - se c’è la volontà da parte dei tre consiglieri comunali di rimanere in maggioranza, per continuare a collaborare per il bene della città, oppure di uscire e costituirsi opposizione con il centro destra”. Una premessa per arrivare alla questione dirimente del rapporto ormai in crisi con la vice sindaco Ercoli, alla quale ha mandato a dire che da parte sua non c’è stata mai la volontà di negarsi ad un qualsivoglia confronto. Un’accusa del tutto infondata, dunque, come ha sottolineato con un pizzico di ironia allorché ha sottolineato le “coincidenze” e la “piena armonia” che si evidenziano nei comunicati della ormai ex vice sindaco ed in quelli del consigliere Panfili, che sarebbero stati diramati con una evidente “volontà di screditarlo”.
Non è “possibile che un vice sindaco possa attaccare così il primo cittadino”, ha anche sostenuto, e se da parte sua “non verrà mai meno il rapporto con il partito della FDS e complessivamente con l’intera coalizione di centro sinistra”, come dimostrerebbe “il positivo e costruttivo incontro avuto con la segreteria della Federazione della Sinistra” (che non ha però messo fine agli attacchi nei suoi confronti), la conclusione di Guerrini è stata comunque inesorabile: “A questo proposito – ha detto - chiedo consapevolezza perché da parte mia c’è stata fin troppa comprensione e ricerca di coinvolgimento nei confronti della vice sindaco, prendo atto che non c’è più la volontà di dialogo da parte sua. Pertanto chiedo alla Federazione, per il bene della città e del centro sinistra, di essere consapevole che vengono meno i presupposti per continuare un lavoro insieme alla vice sindaco. Vengo accusato di non essere autorevole, mi assumerò la responsabilità di dimostrare il contrario firmando i decreti”.




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