Ferroni/GC Perugia: "Il nuovo statuto dell'ateneo e' vergognoso"
Il coordinamento provinciale dei giovani comunisti ritiene inaccettabile e antidemocratico il nuovo statuto dell'universita degli studi di perugia. Uno statuto che vede accentrato il potere decisionale nelle mani del rettore e del consiglio di amministrazione. L'istituzione di un CdA, che da 17 membri ne conta 10, diventando come una torre d'avorio, in cui non avranno posto ne rappresentanti dei ricercatori, ne rappresentanti del personale tecnico amministrativo. Anche la rappresentanza studentesca viene limitata da 3 a 2 rappresentanti, a danno di una partecipazione democratica degli studenti nel funzionamento dell'Ateneo perugino.
Di fronte ad un simile arretramento di democrazia nella gestione, l'Università non può che uscirne danneggiata ancora una volta. E le pressanti domande di partecipazione popolare di studenti e cittadinanza, espresse con il plebiscitario risultato dei referendum del giugno scorso, risultano ignorate e anzi tradite, oltre che dai prevedibili baroni, interessati a fare della res pubblica res privata, anche da quelli che si definiscono rappresentanti degli studenti, i quali, come il peggior tafazi, hanno votato sì a questo scellerato Statuto.
I Giovani Comunisti quindi rivendicano ancora una volta un'Università come bene comune, libera da baroni e da privati, certi del fatto che solo attraverso un sapere garantito a tutti e tutte e libero da logiche di profitto possa avvenire un reale avanzamento della società.
Andrea Ferroni
Coordinatore Provinciale dei Giovani Comunisti di Perugia

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