Nuovo questore Perugia: “In mezzo alla gente per migliore controllo territorio”
PERUGIA - Ha paragonato l'attenzione mediatica intorno al processo per l'omicidio di Meredith Kercher a quella seguita alla vicenda di Marta Russo, che ha vissuto da investigatore, il nuovo questore di Perugia Nicolo' Marcello D'Angelo, che si e' presentato oggi alla stampa.
Il suo insediamento, il 3 ottobre, e' coinciso con la sentenza d'appello nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. "Non conosco il caso nei dettagli e percio' non entro nei particolari - ha spiegato - ma ci sono dei crimini che, per determinate circostanze favorevoli, attirano grande interesse mediatico, esprerienza che ho vissuto alla squadra mobile di Roma nelle indagini su Marta Russo. Il delitto Meredith e' una vicenda complessa e credo sia ancora presto per dire la parola fine. Quanto alle indagini posso solo dire che conosco e stimo gli investigatori di Perugia per aver avuto modo di lavorare con loro".
D'Angelo, 57 anni, a Perugia e' arrivato, succedendo a Sandro Federico, dopo aver guidato la questura di Latina. "Sono realta' molto diverse - ha detto - Perugia ha i suoi problemi che non intendo sottovalutare. Abbiamo tutti i mezzi per affrontarli e risolverli, mettendo in campo strumenti investigativi come il sequestro preventivo, di cui sono un fautore, così come della prevenzione e del controllo del territorio. Senza che questo significhi comunque militarizzare i quartieri e farli diventare campi di concentramento. Noi vendiamo sicurezza''.
D'Angelo ha ricordato oggi anche la sua ''lunga militanza nella polizia criminale'', fatta in particolare di 18 anni alla squadra mobile di Roma, sette dei quali da capo. Ha quindi definito quella di Perugia ''un'ottima questura''. ''Ho gia' capito - ha aggiunto - che in questa citta', bellissima dove sono felice di essere, ci sono una serie di problemi che vanno dall'immigrazione clandestina, alla droga al piu' generale tema della sicurezza. Abbiamo tutti gli strumenti per fare bene. Non servono iniziative particolari ma bisogna mettere in campo tutte le energie che abbiamo''.
''Quello che mi ha preceduto - ha sottolineato D'Angelo - e' stato un grande questore ma e' comunque sempre possibile migliorare le cose, qui come a Latina da dove provengo io. Si puo' fare meglio ma bisogna rimanere con i piedi per terra. La sicurezza deve essere partecipata - ha concluso il nuovo questore di Perugia - e quindi serve l'aiuto di tutti''.
Marta Russo e Magliana casi del nuovo questore di Perugia - Ci sono l'indagine sulla Banda della Magliana, quella sull'omicidio di Marta Russo, la studentessa uccisa all'Universita' di Roma, e sul sequestro Belardinelli tra i casi affrontati e risolti nella sua lunga carriera di investigatore da Nicolo' Marcello D'Angelo, dal 3 ottobre nuovo questore di Perugia.
Dirigente superiore della polizia di Stato, D'Angelo, ha frequentato nel 1972 l'Accademia del disciolto corpo delle guardie di pubblica sicurezza. Il suo primo incarico e' stato la questura di Torino dove e' rimasto un solo anno. Trasferito a Roma nel 1977, e' stato chiamato a ricoprire delicati importanti incarichi, tra cui la direzione di diversi commissariati, l'antiterrorismo e la squadra mobile della questura di Roma. Qui ha svolto la maggior parte della sua carriera, iniziando con l'incarico di dirigente della sezione antirapine, poi della omicidi.
Ha quindi guidato la sezione criminalita' organizzata, per assumere, infine, la direzione dell'intera struttura investigativa. Dal 1997 al 2003 D'Angelo e' stato infatti capo della squadra mobile romana. Sono stati questi gli anni in cui la cronaca nazionale ha registrato nella capitale numerosi successi contro la criminalita' organizzata e non.
Tra questi le operazioni contro la cosiddetta banda della Magliana, con l'arresto di tutti i suoi componenti, il recupero di varie opere d'arte di inestimabile valore, tra le quali le tele di Paul Cezanne e Vincent Van Gogh. D'Angelo e' riuscito a risolvere i sequestri Belardinelli e Caponeri. Dopo mesi di attivita' investigativa sull'omicidio Marta Russo e' riuscito a trarre in arresto i presunti responsabili.
Promosso dirigente superiore nel 2003, ha ricoperto l'incarico di questore di Ascoli Piceno fino al 2006, poi di Latina fino al 30 settembre.

Recent comments
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago