E’ trascorso quasi un anno da quando i consiglieri Bargelli (PD), Pampanelli (PRC) e Zecca (IDV) hanno richiesto all’ufficio comunale preposto una relazione dettagliata sull’inquadramento contrattuale del personale delle aziende partecipate con qualifica di dirigente con specificazione della funzione svolta, del trattamento economico contrattuale, benefit, compensi in natura, premio di risultato e quant’altro percepito a fronte dell’espletamento della funzione.

Dapprima l’ufficio ha comunicato loro la ritrosia delle aziende a fornire i dati richiesti poi, dopo un sollecito dei tre consiglieri, le stesse aziende hanno inviato notizie parziali e chiaramente elusive (Gesenu, Afas e Umbria TPL). Umbra Acque invece - affermano i tre - "si è aggrappata ad un puerile pretesto burocratico".

Per dirla in modo chiaro le aziende nascondono loro i dati richiesti e questo non fa che avvalorare gli obiettivi della richiesta: verificare se nelle aziende si annidino nicchie di privilegio.

"Garantire trasparenza nella gestione delle aziende a tutela della qualità dei servizi e della congruità delle tariffe pagate dai cittadini - osservano i tre consiglieri -, è un atto dovuto per un’Amministrazione, soprattutto in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini che già faticano a pagare le tariffe dei servizi pubblic"i.

Bargelli, Pampanelli e Zecca invieranno quindi una nuova richiesta ai rappresentanti legali delle aziende per poi, in caso di ulteriore ostracismo, agire ai sensi di legge..
 

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