In Consiglio Provinciale di Perugia si è parlato del centro storico di Perugia per effetto di una interrogazione del consigliere del Pdl Bruno Biagiotti. "Siamo di fronte a un crescente degrado e ad uno spopolamento dell'acropoli di Perugia - ha esordito Biagiotti - si pensi che nel 1971 c'erano 39mila abitanti, oggi solamente 9mila e 800. Colpa anche della politica scellerata dell'amministrazione comunale, che ha attuato il decentramento dei servizi e delle attività commerciali, possiamo tutti notare che gli artigiani sono spariti". "Da non dimenticare il problema essenziale della sicurezza - ha concluso - ieri il nostro sindaco ha scoperto che bisogna essere rigidi con extracomunitari e spacciatori, mentre quando lo dicevamo noi passavamo per razzisti e per coloro che volevano militarizzare il centro".

La risposta è stata data dall'assessore ai centri storici Carlo Antonini: "Quello dei centri storici del nostro territorio è un problema molto complesso - ha spiegato -non riconducibile a responsabilità di smqole amministrazioni, in realtà è cambiato il costume, ora non c'è più l'agorà. Oggi ci sono nuovi centri di aggregazione, i famosi centri commerciali". "Realisticamente - ha aggiunto l'assessore - c'è da tenere alta l'attenzione, ci sono situazioni che possono essere risolte, come quelle della sicurezza. Il nostro Ente sta dando una mano con la polizia provinciale nell'ambito del progetto 'Perugia città sicura '. Il problema comunque rimane, mettiamo tutti energia per risolverlo". Nella sua risposta Biagiotti ha rimarcato il concetto della rivalutazione del centro storico in tutti i suoi aspetti: "Ci vuole un mix di centro direzionale, residenziale e commerciale. Nella nostra cultura l'acropoli è sempre stata un centro commerciale a cielo aperto e gli americani ci hanno copiato e hanno ricreato nei loro mega luoghi per gli acquisti la piazza, le fontane... Se c'è la volontà di fare le cose c'è anche la possibilità di realizzarle. Bisogna agire".

Fonte: Cittadino e Provincia

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