BRUXELLES - Alla luce delle proposte di Bruxelles sulla futura politica di coesione, per l'Italia si profila ''un quadro critico''. E' quanto spiegano in una nota congiunta Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle regioni dell'Ue, e Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria e relatrice al Comitato delle regioni sul regolamento generale per i fondi strutturali.

''Le regioni e gli enti locali europei - affermano Bresso e Marini - sono seriamente allarmati dalla proposta della Commissione europea di prendere in ostaggio i fondi strutturali nei Paesi membri che non rispettano gli impegni sul risanamento del debito''. ''La crisi attuale - sottolineano - ha effetti devastanti nelle nostre regioni e citta', immaginiamo cosa significherebbe privarle anche dei fondi europei, l'unica risorsa rimasta per sostenere lo sviluppo''.

Inoltre, il congelamento dei fondi punirebbe le amministrazioni regionali e locali ''per errori compiuti dai governi centrali''. Nel caso italiano, ''se al blocco dei fondi nei Paesi in crisi - affermano Bresso e Marini - aggiungiamo la richiesta di ridurre le risorse per il prossimo bilancio Ue sottoscritta dal governo italiano e il rischio che il Mezzogiorno perda risorse ingenti dell'attuale programmazione per ritardi nella spesa, la situazione del nostro Paese nel negoziato sul budget 2014-2020 sembra sempre piu' difficile''.

Positivo invece il giudizio del presidente del Comitato delle regioni Ue sull'impegno per rendere piu' efficiaci e trasparenti i fondi strutturali.
 

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